“Il fantasma dentro la macchina” di Arthur Koestler

Da mesi cercavo il saggio di Arthur Koestler “Il fantasma dentro la macchina” (fuori catalogo, trattandosi di un libro pubblicato in Italia nel 1971 dalla S.E.I di Torino – titolo originale “The Ghost in the Machine”, 1967 -, e praticamente introvabile tramite le vie canoniche) senza ottenere risultati tangibili… Ma oggi ho ricevuto una bella notizia da un venditore di libri usati e quindi presto avrò l’agognato volume tra le mie mani! Fino a oggi dovevo accontentarmi delle notizie in rete (vedi in seguito lo stralcio ripreso da Wikipedia) e di vedere l’anime (bellissimo!) tratto dal manga “Ghost in the Shell” di Masamune Shirow, che attinge a piene mani dai contenuti del saggio… L’ambientazione fantascientifica (e precisamente cyberpunk-postcyberpunk) di “Ghost in the Shell” non può e non deve relegare in una dimensione prettamente futuristica le attualissime tematiche etiche, biologiche e filosofiche contenute nell’opera di Koestler… Grazie al pensiero del filosofo ungherese, però, siamo in grado di avere a disposizione validi strumenti con cui poter rispondere ad alcune delle domande più affascinanti riguardanti il transumanesimo e la cosiddetta “singolarità tecnologica”. Domande sull’evoluzione dell’essere umano che in futuro sarà “obbligatorio”, o perlomeno necessario, porsi. (m.n.)

Da Wikipedia:

Ghost: nell’ambientazione è il termine colloquiale slang per riferirsi alla mente o essenza di un essere (normalmente in inglese “ghost” significa “spirito” o “fantasma”). Nella società futuristica di Ghost in the Shell, l’autore ha scientificamente ridefinito l'”anima”, come quella cosa che differenzia un essere umano da un robot biologico. Indifferentemente da quanto materiale biologico venga rimpiazzato con sostituti meccanici o elettronici fintantoché un individuo mantiene il suo ghost mantiene la sua umanità ed individualità. Masamune Shirow (l’autore del manga “Ghost in the Shell”) ha preso in prestito il concetto di ghost dal saggio strutturalista Il fantasma dentro la macchina di Arthur Koestler (nella foto). Lo stesso titolo nel libro di Koestler era basato sulle parole usate dal filosofo inglese Gilbert Ryle, che scimmiottava il paradosso del convenzionale Dualismo cartesiano e del Dualismo in generale. Koestler, come Ryle, nega il dualismo Cartesiano e ritiene che la condizione fisica del cervello umano sia l’origine della mente umana. Anche Shirow nega questo dualismo nel suo lavoro. Basandosi sull’idea di Koestler in Il fantasma nella macchina Shirow definisce il ghost in un contesto più ampio, non semplicemente come tratto fisico, ma come fase o piuttosto vagamente come un fenomeno che compare in un sistema quando questi supera un certo livello di complessità. Il cervello stesso è solo una parte dell’intera rete neurale; quindi, per esempio, se un organo viene rimosso da un corpo i nervi autonomi dell’organo e conseguentemente il suo ghost svaniranno a meno che lo stimolo dell’esistenza dell’organo non venga riprodotto in maniera completamente realistica da una certa sostituzione meccanica. Questo potrebbe essere paragonato all’analogia di una persona inerentemente sorda che è incapace di comprendere il concetto di “udire” a meno che non le venga insegnato… (leggi dalla FONTE)

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10 Risposte to ““Il fantasma dentro la macchina” di Arthur Koestler”

  1. L’ha ripubblicato su Pomeriggi perdutie ha commentato:

    Breve storia di come ho ottenuto forse il libro o uno dei libri più importanti della mia vita… e che ancora sto metabolizzando pur avendolo letto anni fa!

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  2. Ti devo raccontare cosa mi è successo ieri sera.
    Premetto che dopo il mio commento del 3 dicembre, ero andato a cercare il libro nel mio scaffale e non l’avevo più ritrovato.
    A questo punto avevo concluso che forse mi ero immaginato di averlo comprato confondendolo con uno dei miei altri libri rari trovati con molta fatica.
    Ieri sera stavo leggendo un libro di Aldous Huxley, dopo averlo finito stavo per riporlo nella libreria, ma non sono riuscito ad infilarlo nello scomparto perchè dietro c’era qualcosa che occupava spazio.
    A questo punto sono andato a prendere una sedia, sono salito, ho tolto i libri da quello scomparto e con mia enorme sorpresa ho trovato che dietro ai libri in prima fila c’era lui, il Fantasma dentro la macchina di Arthur Koestler edizioni Il Periplo.
    Un fantastico regalo nella notte di Natale ed un clamoroso esempio di Sincronicità (C.G. Jung).
    Buone feste e felice 2018.

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    • Ahahahah! Immaginare di aver comprato un libro: sono cose che capitano solo a noi bibliofili, sommersi da centinaia, migliaia di titoli. Davvero una storia singolare e significativa: sono segni, forse chiedeva attenzione e vuole essere riletto… Buone feste e buon 2018 anche a te… 😉

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  3. Per colpa di quattro idioti circolanti in rete, la cui unica attività capace di procurare loro soddisfazione è quella di fare le pulci al prossimo, ho scelto di non “condividere” più questo libro con voi che lo state cercando spasmodicamente: purtroppo l’invidia da parte di chi “non ha”, la stupidità travestita da finta correttezza e il fatto di credere che tutto debba essere facile e alla portata di tutti, mi costringono a tenere per me questo libro meraviglioso.
    A voi che continuate a cercare, auguro una proficua ricerca e spero per voi in una futura buona lettura di Koestler. In attesa di una riedizione, chissà… Agli altri, che posso dire: fatevi una vita, se ne avete la forza e le capacità mentali, al di là del vostro inutile ostruzionismo. 😉

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  4. Anche io sto cercando il libro.
    Lo hai ricevuto?
    Cosa ne dici?
    grazie

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