Natale laico
Auguri dai confini nebbiosi dell’anima
a tutti gli autostoppisti dell’inner space.
Le luci confortevoli delle insegne
perderanno il potere ingannevole
sugli asfalti umidi della ricerca.
Il Generale Inverno diverrà compagno fidato
e gli alberi tagliati da ordini supremi
germoglieranno di nuovo
lungo i fiumi di fango gelato e sangue.
Solo una luce lungo la strada
nella ‘notte santa’.
“Continua a camminare
la città è vicina!”
Agglomerati di elettrico conforto,
calde metropolitane di caffé e donne.
I bambini dei christmas carols
e i test sullo stress da shopping,
gli alberi di Natale senza radici
e il pudding della nonna
esaminato dalla polizia all’aeroporto.
L’amore latita
dalle pelli solitarie dei ribelli.
Ma intravedo una luce vera
laggiù… nella nebbia.
“Segui la linea tratteggiata e non sbagliare.
Altrimenti te la faremo pagare.”
Buon Natale!
(scritta tornando da Londra – dicembre 2006)
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