Pillola rossa o pillola blu?
<<… L’alienazione paventata da Marx e successivamente da Adorno e Marcuse, può essere combattuta o prevenuta solo con le armi moderne dell’auto imprenditoria materiale e “spirituale”, e paradossalmente i mezzi per realizzarla provengono proprio dal contesto socio-economico che vorremmo combattere. Un concetto omeopatico della lotta.
Ancora una volta si sente il bisogno di sottolineare che a dover essere corretti non sono gli strumenti bensì le coscienze: Internet è uno dei grandi protagonisti di questa trasformazione/rivoluzione.
Solo la rielaborazione autocosciente delle Regole (o delle abitudini), dunque, e non la loro indiscriminata distruzione (anarchia) o tacita applicazione (pigra disinformazione), libera l’Uomo dal cosiddetto “quieto vivere” e lo colloca in una Prima Linea impegnativa, a volte impopolare ma soddisfacente sulle lunghe distanze.
Accettare il mondo così com’è e senza porsi domande oblique forse è l’unico modo per essere felici: ma si tratta di una felicità geneticamente modificata, che non appartiene alla vera storia dell’Uomo che si mette in gioco sperimentando (“Io so che questa bistecca non è vera, ma accidenti se è buona!” – fanno dire al traditore di turno i registi di “Matrix”, i fratelli Wachowski. Scegliere di vivere tranquillamente nutrendosi delle verità fornite dalla matrice oppure no? Scegliere la desertica realtà o la pubblicità? Pillola rossa o pillola blu? La rivoluzione culturale è un dono facile o una scelta difficile da conquistare tramite l’autoconsapevolezza?).>>
(da “La bistecca di Matrix”, pag. 9-10)
♦
2 ottobre 2011 a 15:28
Ninguna !
feliz domingo !maria-jose
"Mi piace""Mi piace"
2 ottobre 2011 a 16:00
No se puede no: hay que elegir!
"Mi piace""Mi piace"