Preghiera laica

<<I libri come strumenti di solitudine. E’ vero, esistono i reading, le letture assembleari, i riti religiosi comunitari, gli audiolibri che danno la sensazione di stare in compagnia di un lettore in carne e ossa, ma fondamentalmente la lettura è una pratica solitaria. Quello della solitudine, però, è un falso problema: la lettura, così come la preghiera per chi è credente, è l’unica occasione offerta all’individuo per entrare in comunione con tutte le anime sensibili della storia, viventi e non, inventate o reali. La lettura come una preghiera laica.>>

(da “La bistecca di Matrix”, pag. 31)

2 Risposte to “Preghiera laica”

  1. La sacralità della scrittura: i riti sono importanti, soprattutto quando si scrive assecondando flussi di coscienza che richiedono silenzi e atmosfere. Anch’io l’ho sperimentato. Bisognerebbe ritornare a scrivere così, ma per compiere questo passo bisognerebbe eliminare la videoscrittura e quindi tenere spento il nostro pc…

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  2. Lo trovo giustissimo. Aggiungerei anche la scrittura come preghiera laica però (che è ancora più solitaria)… io addirittura prima di mettermi a scrivere accendo una candela e dispongo due statuine… una specie di rituale tutto mio che mi aiuta a entrare nel mondo che sto costruendo. 🙂

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