Immobile
Lascia che il fremente mondo
si strugga su gustosi insulti,
pascia gemente e verecondo
e poi fugga su erbosi virgulti.
Perdonatemi, se resto qui!
Immobile e ignorante
rifiuto immaturo dell’etica.
Svegliatemi, se questo è il dì!
Ignobile e arrogante
aiuto imperituro della scettica.
Sospeso tra giudizi
come malta péi mattoni
mi ritengo necessario
presuntuoso, sogno, in quanto che
se son sceso tra i supplizi
croce alta dei santoni
ne convengo (né contrario,
né orgoglioso): c’è bisogno di epochè!
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