La “locomitiva”
Banchi d’entusiasmo tribale
come nebbia che si lascia tagliare
dai coltelli sorridenti del sabato.
Metallo scintillante e pellame conciato
per un amplesso trafficato.
L’energia sociale del branco
circola tra le botteghe dell’esistenza
in cerca di sperimentazione
e di carne giovane da collaudare.
Comitive motivate, eterogenee e gerarchizzate
navi scuola per mettersi alla prova
nelle strade illuminate della città lineare,
potenti locomotive senza vapore
spingono la massa acerba e gli indecisi
verso i punti caldi del divertimento.
Treni profumati di automobili e trucco
file per discoteche, sigarette e vacillanti tacchi alti
per stupire se stesse e i gorilla motorizzati.
Visi illuminati dagli smartphone
della solitudine di gruppo
taggano il vuoto di un’anima
in cerca di effimeri consensi dall’altrove.
La locomitiva trainante
corre veloce
sui binari accaldati e morbidi
dell’esperienza condivisa.
Occorreranno molti anni ancora
prima di poter assaporare
arrugginiti, consapevoli e serenamente feriti
il nettare stagionato
dell’individualismo notturno
osservando senza nostalgia
il mito dell’insieme
dai banconi consumati del disincanto.
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This entry was posted on 7 novembre 2013 at 15:17 and is filed under nigrologia with tags antropologia, appartenenza, città, città lineare, consapevolezza, energia, esistenza, individualismo, kipple sociale, poesia, relazioni sociali, reti sociali, social networking, società, società dello spettacolo, solitudine, sperimentalismo, sperimentazione, treno, vita sociale, web poet, web poetry. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
4 Risposte a “La “locomitiva””
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15 ottobre 2020 a 22:16
L’ha ripubblicato su Pomeriggi perdutie ha commentato:
Occorreranno molti anni ancora
prima di poter assaporare
arrugginiti, consapevoli e serenamente feriti
il nettare stagionato
dell’individualismo notturno
osservando senza nostalgia
il mito dell’insieme
dai banconi consumati del disincanto.
(tratta dalla raccolta “Nessuno nasce pulito”, ed. nugae 2.0 – 2016)
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11 aprile 2019 a 18:05
[…] amicale della carne, bisognerebbe avere il coraggio di chiedere a se stessi se i sorrisi della comitiva, che per una sera c’hanno distratto dalla solitudine e dalle fatiche dell’esistere quotidiano, […]
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7 Maggio 2017 a 18:09
[…] anche se esteriormente sembrerebbe esserci una compagnia consistente e in gioioso movimento. In La locomitiva ho scritto: “… Occorreranno molti anni ancora / prima di poter assaporare […]
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10 gennaio 2014 a 20:20
[…] amicale della carne, bisognerebbe avere il coraggio di chiedere a se stessi se i sorrisi della comitiva, che per una sera c’hanno distratto dalla solitudine e dalle fatiche dell’esistere […]
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