Psicogeologia
Immemori delle nostre crisi,
di come vivemmo
disorientati e senza certezze
i segnali di vita dall’inconscio e dalla strada,
riconosciamo oggi, con occhi nuovi
tra il disincanto e l’esperienza
le risposte stratificate,
le soluzioni accettate,
rimozioni dal tempo interiore
e intricate spiegazioni per sopravvivere.
Non ricordo cosa provai
non ricordo la terapia adottata.
Solo immagini sbiadite
di momenti abbandonati a se stessi.
La cronaca dell’anima
si perde
nel labirinto delle reazioni istintive divenute storia.
Strato dopo strato
cicatrice dopo cicatrice
rileggo a tratti la mappa di un io
che è ancora in me
ma non è più al mondo.
La somma degli impulsi dati alla vita
forma l’essere umano riflesso nello specchio.
Non puoi conoscere l’individuo di domani
se non ricordi i personaggi che hai indossato ieri.
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20 febbraio 2015 a 13:39
Come è vero..
“un io ancora in me, ma non più al mondo..”
Ma anche più di un unico IO..
Bellissima!
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20 febbraio 2015 a 14:12
sì… mò facciamo la riunione di condominio -_-
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20 febbraio 2015 a 15:11
Hahahaha!!!
Quanto sei “spoetizzante”.. -_- 😛
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