Di che morte sorridere
Gli arroganti sberleffi esperti
di amorose coppie dal passato
s’infrangono in ritardo sui vetri spessi e veri
di un nuovo sentire.
Umile e forte è la luce
emanata dal fortuito incontro
di anime incomplete,
assetate di comprensione.
In silenzio, senza clamori
nutro questa creatura complessa
concepita da lente coscienze libere
e bisognosa di cure clandestine,
mentre un oceano di parole elettriche
accoglie i dolci vagiti dello stupore.
E ora ditemi pure di che morte morirò!
Sono pronto a sorridere e perdonare.
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24 ottobre 2019 a 11:50
L’ha ripubblicato su Pomeriggi perdutie ha commentato:
Dedicata postuma a un “amico” e alla sua sposa, che davano lezioni sull’amore e sulla vita di coppia, oggi divorziati!
Perché io so aspettare…
(tratta dalla raccolta “Nessuno nasce pulito”, ed. nugae 2.0 – 2016)
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3 luglio 2015 a 07:42
Più la rileggo e più mi piace!
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4 agosto 2018 a 12:40
Sì? 🙂
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