Sogno rapace
Vegliavi in equilibrio
nell’aria oscura della fine
sui silenziosi passi roditori
e gli ultimi pensieri umani.
Imperturbabile pazienza pennuta
sospesa tra sbadigli e saperi antichi
in attesa di occasioni da ghermire.
Una distrazione, un voltarsi
per seguire cose futili
ed eri svanita
senza lasciare traccia alcuna
nel buio che avvolge gli affanni.
Ho cercato invano
la tua sagoma di guardia austera
nel bagliore istantaneo
di lampi all’orizzonte,
effimero sogno rapace
in una notte d’autunno.
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