“Verranno al contrattacco con elmi ed armi nuove
Verranno al contrattacco ma intanto adesso
Curami curami curami”
(CCCP)

Che sarei alla vita
se non avessi
un’intima voce, quella parola
scavata in cerca di
passaggi eterni
come sospiri tra rumori?
Eppure un giorno
sconosciuto realizzerò
d’un colpo la sconfitta
dell’esistere con sembianze
di gesto scellerato e
irreversibile.
Fino ad allora
che l’oscurità del verso
circondi la spietata ragione,
nell’illusione di
lontani sconforti
non in viaggio
verso me.
♦
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This entry was posted on 11 luglio 2016 at 17:51 and is filed under nigrologia with tags analisi, cambiamento, consapevolezza, controllo, coscienza, distanza, esistenza, evoluzione, illusione, inner space, interiorità, involuzione, linguaggio, lontananza, lotta, medicina, neurolinguistica, oscurità, parole, passaggio, poesia, poetry, psicanalisi, psicologia, qualità della vita, ragione, realtà, resistenza, ricerca, solitudine, sopravvivenza, sospensione del giudizio, suicidio, tempo, viaggio, vita, voce, web poetry. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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