Avvento »
Silenzio Assenzio
e nuovi discorsi da pub,
le amichevoli schiume ipocrite
spatolate dal tempo
hanno assistito mute
a innumerate
nascite e morti
sui legni dell’ozio serale.
Tornerà con altri timbri
il confortante vociare
dei beoni,
leitmotiv settimanale
per appassionati
sillogismi sul futile.
Ma ora, amici estinti
come pesanti incendi,
è tempo di silenzio
a precedere
riscoperte oralità,
di voluti deserti
prima dell’oasi,
è tempo di muri assetati
e di necessarie
gole secche.
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This entry was posted on 24 novembre 2016 at 21:09 and is filed under nigrologia with tags alienazione, amicizia, cambiamento, deserto, dialogo, distanza, esistenza, evoluzione, fuga, liberazione, libertà, lontananza, morte, passaggio, poesia, psicologia, pub, relazioni sociali, ritorno, sentimento, silenzio, società, solitudine, space clearing, storia, tempo, usi e costumi, vita, web poetry. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Una Risposta a “Silenzio Assenzio”
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7 Maggio 2017 a 18:09
[…] Si avvicineranno al camminatore solitario solo le persone che si riconosceranno nei suoi passi silenziosi e non nel ricercato chiacchiericcio durante le pause lungo la strada, dettato dall’insostenibilità della propria solitudine e per colmare vuoti. A quel punto sarebbe molto più coerente una sana diluizione di se stessi nel gregge, dimentichi della ricerca di senso, assecondando gli altri per quieto vivere. Si avvicineranno al camminatore solitario i suoi simili, quelli che annusando l’aria intorno al soggetto avranno subodorato affinità e fini. Nell’attesa occorreranno fede e speranza attiva, perché: “Ci saranno luppoli migliori / e nuovi discorsi da pub…” (Silenzio Assenzio). […]
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