Una croce per il Monte Santa Croce

Poteva il Monte Santa Croce, situato con i suoi rispettabili 1.407 metri d’altezza tra i comuni di Bella e S. Fele, in Basilicata, col nome che si ritrova, non avere una croce vera e propria sulla sua sommità? Certo che no!

A rimediare all’imperdonabile mancanza (anche se un abbozzo di altarino c’era già, grazie all’opera di altri devoti nel corso degli anni) c’hanno pensato gli amici del Je Bell Quad ASD di Baragiano (PZ) motivati sul campo dal vulcanico e attivissimo Domenico Napodano. Insieme ai soci “quaddisti” di Baragiano, erano presenti anche alcuni membri dell’ASD Only Team Racing Club di Bella.

E così, in sella ognuno al proprio mezzo di trasporto (Quad, Jeep, Panda 4×4 e moto da cross), la mattina del 16 giugno 2017 i “cavalieri motorizzati” del Marmo Platano – compreso il sottoscritto che non essendo motorizzato ha usufruito di un passaggio sulla Panda del Napodano in modalità quattro ruote motrici per superare i passaggi più ardui – hanno​ raggiunto le pendici di Monte Santa Croce e, dopo un breve tratto compiuto a piedi, “croce in spalla” tipo Via Crucis, hanno finalmente collocato a suon di martello il più antico simbolo cristiano sulla vetta.

A celebrare l’evento, con le giuste parole che hanno raggiunto il cuore dei presenti e una speciale benedizione “d’alta quota”, il sacerdote Don Ovidio Duarte (originario del Paraguay) che, affascinato dalle potenzialità del mezzo a quattro ruote, non ha disdegnato il ritorno verso Bella in sella al Quad di uno dei convenuti.

Obiettivo del “Je Bell Quad ASD” non è solo quello di compiere escursioni divertenti utilizzando la “flottiglia” di Quad messa a disposizione dall’Associazione, ma è soprattutto quello di valorizzare i tesori naturalistici, culturali, paesaggistici e speleologici di una Lucania a volte sconosciuta anche ai suoi stessi abitanti; insieme a un’educazione ambientale permanente indispensabile: i soci del Je Bell e i loro “clienti”, infatti, durante le escursioni, s’impegnano ogni volta nella rimozione dei​ rifiuti lasciati in giro dai tanti falsi amanti della natura e personaggi incivili circolanti a piede libero, e nella pronta segnalazione di eventuali incendi boschivi o altre situazioni in cui occorre l’intervento dei forestali, dei vigili del fuoco o delle forze dell’ordine.

Buon divertimento, buon lavoro e in bocca al lupo ragazzi!

E viva la Lucania!

Per maggiori informazioni: 347 296 5888 (Domenico Napodano)

3 Risposte to “Una croce per il Monte Santa Croce”

  1. L’ha ripubblicato su Pomeriggi perdutie ha commentato:

    È di oggi la notizia che il CAI starebbe pensando di togliere le croci dalle vette dei monti su cui hanno messo piede nel passato i vari scalatori… Non si tratta solo di un simbolo religioso, ma la croce è anche un segno di cultura e tradizione, di valori umani che dovrebbero accomunare tutti gli esseri umani che raggiungono la cima dei nostri monti indipendentemente dal credo religioso professato…

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  2. Bell’evento e da quel che vedo, vissuto con semplicità e convinzione.
    La cosa che mi ha colpito è però il progetto del “Je Bell Quad ASD”, nel loro intento di portare il turista verso una consapevolezza ecologica perché, appunto, non è vero che chi sceglie attività all’aperto è sempre un amante rispettoso della natura, basta guardare spesso cosa si trova nei boschi, nelle campagne dopo che sono passati dei gruppi di persone… orde di barbari, (passatemi l’accostamento).
    Una progetto possiamo dire… “ecoturistico” degno di lode e di apprezzamento. Dovrebbe essere d’ispirazione e di esempio per chi si occupa, come voi, di tali attività.
    Complimenti!

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