Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autore Pasquale Fernando Giuliani Mazzei

versione pdf: intervista a Pasquale Fernando Giuliani Mazzei.

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Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autore

Pasquale Fernando Giuliani Mazzei

 

a cura di Francesco Innella e Michele Nigro

 

Qual è o quale dovrebbe essere, secondo te, la funzione della poesia nella società attuale? Chi fa poesia oggi, come si muove nel contesto socio-culturale o come dovrebbe muoversi?

La poesia è evocazione perché non è prosa descrittiva ma è ritmica, ovvero, è certamente sintesi anche del mondo di cui è contemporanea ma, non descritto nella lingua quotidiana del discorso libero, bensì in versi, che sono un’elaborazione metrica dell’elaborato prosastico, tuttavia senza esserne la tautologia, anzi, esprimendo l’antipatia tra creatività e banalità.

Anche nella società condizionata dal solipsismo cronico procurato dall’uso irresponsabile dei social media, la funzione eziologica di ogni forma d’arte rimane catartica, perché esprime il criterio critico del suo autore che si rivela soltanto se non si isola nell’elitarismo ma è dialettico.

Come nasce la tua poesia? Potresti “illustrarci” la tua poetica e dirci quali sono le caratteristiche peculiari del tuo linguaggio poetico? Quali poeti ti hanno ispirato?

Presumo che, come per tutti, la mia poesia nasca dalla semplice esigenza di comunicare le mie emozioni, cioè, di scandagliare il profondo della mia personalità e di confrontarlo con la realtà attuale; dunque, attraverso la poesia tento di esprimere le mie opinioni individuali, sociali e politiche anche con una ricerca filologica delle parole, italiane, dialettali, straniere, risalendo alla origine del fonema e del linguaggio gestuale primario.

I miei poeti preferiti sono Omero, Virgilio, Dante Alighieri, Thomas Stearns Eliot, Pier Paolo Pasolini, John Lennon, Carole King ed altri.

Quale è stato il criterio con cui hai scelto le dieci poesie inserite nell’antologia “Archetipi Poetici”? Quale tra esse ti rappresenta di più?

Nella scelta delle mie poesie, ho provato a dissipare i miei dubbi ricostruendone il percorso cronologico e diversificato nelle lingue, negli stili e, forse, quella che mi rappresenta di più tra di esse, è la prima inserita nell’antologia, “Composizione n.1”.

Verso libero o estetica tradizionale. Un’antica diatriba: secondo te è una contrapposizione che ha ancora ragione di esistere?

Poiché la prima espressione del linguaggio verbale, poi della poesia, è onomatopeica e, pertanto, ciò che rende un discorso una poesia è la sua composizione, non prosastica, ovviamente, né necessariamente rimata, ma ritmica, ne consegue che, la contrapposizione tra verso libero ed estetica tradizionale esiste solo nella retorica finalizzata a sé stessa e non alla ricerca.

Manifesto di gruppo o poetica individuale: oggi la critica letteraria è in grado di individuare un comune denominatore tra tutti gli slanci espressivi in circolazione oppure ha rinunciato alla sua funzione discernente?

L’Iliade e l’Odissea erano canti epici composti in almeno un millennio tra la Valle dell’Indo ed il Mare Mediterraneo e raccolti in un’opera di profondo valore antropologico, poi attribuita ad un solo poeta, africano, di nome Omar, poi Omero, quindi, appare evidente che, fondamentalmente, la differenza tra il manifesto di gruppo e la poetica individuale non esiste ma, rimane, invece, soltanto la buona letteratura.

Esiste un archetipo poetico? E quale influenza può avere sul Poeta?

La poesia è creatività, è immaginazione e, se esiste un archetipo dell’idea, o libertà di riflettere su sé stessi, sul mondo in cui si vive e di cui si è parte, l’arcano può essere solo la semplicità, l’assenza di autoreferenzialità, dunque, la libertà espressiva del soggetto creativo senza limitare i diritti altrui.

Pasquale Fernando Giuliani Mazzei. Nato in una famiglia di formazione umanistica nel 1954 a Napoli, dove è residente nel centro storico, ha formazione umanistica e domicilia prevalentemente nel Cilento Antico, dove ha sviluppato il suo interesse per la storia locale non soltanto della Provincia di Salerno. Ha fatto mostre di suoi quadri ad olio e di suoi disegni a penna o a matita, ha scoperto siti archeologici e rivalutato viabilità, luoghi storici, luoghi artistici, ha pubblicato articoli e saggi su periodici e riviste vari, ed ha girato diversi documentari, alcuni dei quali premiati a concorsi cinematografici. Ha pubblicato: Kant ed Hegel. Un confronto critico, Guida, Napoli, 1997; Automobili e violini. Storia di una famiglia d’altri tempi, Guida, Napoli, 2001; Ipotesi sul borgo fortificato di Corbella, Agropoli, 2002; Il Monte della Stella. Una montagna sul mare (con Peter Hoofhstaden), Genius Loci Travel (SA), 2005; Corbella, Annali Storici del Principato Citra, Acciaroli (SA), n.5, 2005; Il Varco Cilentano, la Via de Cilento, la via de Corbella, Ed. L’Espresso, 2011; Antonio Maria de Luca. Canonico, Deputato. Rivoluzionario, Ed. L’Espresso, 2011; Carlo Michelstaedter (curato con Francesco Innella ed Aldo Morra), Ed. L’Espresso, 2012; De Luca Daimler. La fabbrica di automobili scomparsa, Ed. L’Espresso, 2012; I Moti del Cilento Antico, vol. I (16-31 Gennaio 1848), Ed. L’Espresso, 2013; I Moti del Cilento Antico, voll. I; II; III (1 febbraio-30 Giugno 1848), Ed. L’Espresso, 2014; Dai figli di Marino ai Filomarino (con Antonio Capano), Ed. L’Espresso, 2014; Il centro preistorico sul Monte della Stella (con Antonio Capano), Ed. L’Espresso, 2015; La viabilità di Federico II nella Congiura dei Baroni, Ed. L’Espresso, 2015; Ipotesi sull’etimologia della parola napoletana ‘mbriana, Occhi di Argo, 2015 e, oltre diversi saggi sugli Annali del Principato Citra, ha pubblicato anche racconti ed altri saggi in edizioni locali.

versione pdf: intervista a Pasquale Fernando Giuliani Mazzei.

Per leggere l’antologia “Archetipi poetici”:

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Una Risposta a “Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autore Pasquale Fernando Giuliani Mazzei”

  1. VITTORIO Says:

    MI CONGRATULO CON PASQUALE, COLLEGA DI PENNA, PER L’OTTIMA ANGOLAZIONE DEL FARE POESIA OGGI: UN VIAGGIO INESAURIBILE NELLA SUA POETICA SENZA MAI PERDERE IL CONTATTO CON LE PROPRIE RADICI DI APPARTENENZA.
    GRAZIE, PASQUALE, PER L’ALTISSIMA PAROLA.
    VITTORIO ORLANDO

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