Carmilla
I sensi di colpa
i troppi anni trascorsi
affogati nel silenzio
e nel buon vino…
La donna mansarda
triste e diafana
soffrendo il solletico
depennava esistenze e amori
snocciolando uomini e foto.
Vendette differite
pregustati scambi umorali
e vite inadeguate
come gomme per la neve
usate nel deserto
tra le lenzuola insonni
(ma non per passione)
nei piovosi meriggi romani.
Un gatto nero e magro
catalizzava sobrie solitudini
rincorrendo puntini luminosi.
“Ho dimenticato l’amore a casa!
Torno subito…”
Letti freddi e composti
troppo composti
per essere la scena
di un acrobatico e sudato
crimine.
Aglio e paletti di frassino.
Il braccio scansato per caso.
Le pretese di un’egocentrica.
La sindrome della mantide religiosa.
Un aereo che passa nel lucernario.
Addio Carmilla!
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