La falsa posa umile, appartata
un istante prima di ghermire,
poetesse low profile con sguardi
di madonne truccate
sembrano dire
“guardami! guardami!”
e ancora “leggimi! leggimi!”
Un canto d’amore
dal suo becco arancio
posato su antenne
d’inezie televisive,
e il cemento di quartiere
le rassegnate tegole
nella quieta provincia
divengono giungla inattesa
rigoglioso bosco per cuori grigi
nel silenzio serale squarciato
da note brillanti, sincere
gorgheggi d’un’anima pennuta
senza spartiti
o glorie studiate.
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