Archivio per cultura

“Archetipi poetici”: videointervista a Pasquale Fernando Giuliani Mazzei

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 7 gennaio 2019 by Michele Nigro

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Ultima videointervista dedicata ad alcuni autori dell’antologia “Archetipi poetici”: Francesco Innella rivolge alcune domande al poeta e studioso Pasquale Fernando Giuliani Mazzei.
Differenze tra dialetto cilentano e napoletano, le antiche origini del cilentano, l’attuale situazione culturale, sociale e politica, come veicolare la cultura tramite i social media, il sincretismo tra cultura classica e cultura pop… E infine un accenno al libro scritto con Innella intitolato “La magia dei crocicchi” (Percorsi magici esoterici e parapsicologici).

videointervista realizzata presso “Artè – Sala da tè & caffè culturale”, Battipaglia (Sa). Videoripresa: Michele Nigro.

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“Archetipi poetici”: videointervista a Elio Parisi

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 24 dicembre 2018 by Michele Nigro

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Francesco Innella è uno dei curatori dell’antologia “Archetipi poetici” (AA.VV.), di recente pubblicazione: ha rivolto all’artista Elio Parisi non solo domande riguardanti l’antologia in cui è presente con suoi componimenti, ma anche lo “stato dell’arte” in ambito poetico, la ricerca di una propria poetica, l’evoluzione del linguaggio…

videointervista realizzata presso “Artè – Sala da tè & caffè culturale”, Battipaglia (Sa). Videoripresa: Michele Nigro.

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POESIA IN CAMPANIA, “Pomeriggi perduti” su Frequenze Poetiche n.13

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 22 dicembre 2018 by Michele Nigro

Come preannunciavo qui, è in distribuzione il n.13 della rivista di poesia internazionale “Frequenze Poetiche” (Anno II – Ottobre 2018) curata da Giorgio Moio. Per la rubrica POESIA IN CAMPANIA, sono state pubblicate nove poesie, precedute da una dichiarazione di poetica, scelte dalla mia raccolta inedita (e non ancora completata) provvisoriamente intitolata “Pomeriggi perduti”.

Un grazie a Giorgio Moio, alla Redazione di FP e ai suoi preziosi Lettori!

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Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autore Pasquale Fernando Giuliani Mazzei

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 13 dicembre 2018 by Michele Nigro

versione pdf: intervista a Pasquale Fernando Giuliani Mazzei.

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Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autore

Pasquale Fernando Giuliani Mazzei

 

a cura di Francesco Innella e Michele Nigro

 

Qual è o quale dovrebbe essere, secondo te, la funzione della poesia nella società attuale? Chi fa poesia oggi, come si muove nel contesto socio-culturale o come dovrebbe muoversi?

La poesia è evocazione perché non è prosa descrittiva ma è ritmica, ovvero, è certamente sintesi anche del mondo di cui è contemporanea ma, non descritto nella lingua quotidiana del discorso libero, bensì in versi, che sono un’elaborazione metrica dell’elaborato prosastico, tuttavia senza esserne la tautologia, anzi, esprimendo l’antipatia tra creatività e banalità.

Anche nella società condizionata dal solipsismo cronico procurato dall’uso irresponsabile dei social media, la funzione eziologica di ogni forma d’arte rimane catartica, perché esprime il criterio critico del suo autore che si rivela soltanto se non si isola nell’elitarismo ma è dialettico.

Come nasce la tua poesia? Potresti “illustrarci” la tua poetica e dirci quali sono le caratteristiche peculiari del tuo linguaggio poetico? Quali poeti ti hanno ispirato?

Presumo che, come per tutti, la mia poesia nasca dalla semplice esigenza di comunicare le mie emozioni, cioè, di scandagliare il profondo della mia personalità e di confrontarlo con la realtà attuale; dunque, attraverso la poesia tento di esprimere le mie opinioni individuali, sociali e politiche anche con una ricerca filologica delle parole, italiane, dialettali, straniere, risalendo alla origine del fonema e del linguaggio gestuale primario.

I miei poeti preferiti sono Omero, Virgilio, Dante Alighieri, Thomas Stearns Eliot, Pier Paolo Pasolini, John Lennon, Carole King ed altri.

Quale è stato il criterio con cui hai scelto le dieci poesie inserite nell’antologia “Archetipi Poetici”? Quale tra esse ti rappresenta di più?

Nella scelta delle mie poesie, ho provato a dissipare i miei dubbi ricostruendone il percorso cronologico e diversificato nelle lingue, negli stili e, forse, quella che mi rappresenta di più tra di esse, è la prima inserita nell’antologia, “Composizione n.1”.

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Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autore Michele Nigro

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 6 dicembre 2018 by Michele Nigro

versione pdf: intervista a Michele Nigro

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Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autore Michele Nigro

  

 a cura di Francesco Innella

 

Qual è o quale dovrebbe essere, secondo te, la funzione della poesia nella società attuale? Chi fa poesia oggi, come si muove nel contesto socio-culturale o come dovrebbe muoversi?

La funzione della poesia dovrebbe essere quella di non avere funzioni; l’atto poetico non trasforma direttamente la società, né la migliora né la peggiora: è una pratica solitaria, intima (anche per il lettore; altro che poetry slam e sciocchezze simili!); una ricerca arcaica che, pur essendo influenzata dal contesto socio-culturale, dovrebbe seguire una via autonoma e interiore. Le diatribe con il mondo editoriale, le pubblicazioni, i “firmacopie”, i vari “premifici”, le vendite, le presentazioni, persino questa intervista, sono solo degli incidenti che nulla hanno a che fare con la creazione di un verso. Non credo nell’azione civile della poesia, anche quando ci riferiamo a esempi autorevoli. I poeti engagé sono tali per vendere di più, e perché quella della solitudine è una sfida che fa paura. Sono un anarco-individualista: credo nell’influenza sul singolo e del singolo, nel tempo. Ci vuole fede… Tanta fede!

Come nasce la tua poesia? Potresti “illustrarci” la tua poetica e dirci quali sono le caratteristiche peculiari del tuo linguaggio poetico? Quali poeti ti hanno ispirato?

Non ho mai “deciso” di scrivere; è la parola che viene a cercare me, in modi e tempi non concordati: se il mio radar è acceso, può prendere forma qualche verso interessante intorno al quale si condensa tutta la struttura di quella che in seguito ho l’ardire di chiamare ‘poesia’. Utilizzo il verso libero ma questo non significa trascurare una musicalità, un ritmo non rimato interno alla struttura. Non amo i “belletti” e i ricamini, non me ne frega niente della metrica, del “bel verso” e della tradizione. Mi è capitato di introdurre termini “moderni” nei miei versi (anche in altre lingue), ma come dicevo poc’anzi la poetica, intesa come ricerca interiore individuale, deve conservare una sua arcaicità.

Fare una cernita di chi mi avrebbe influenzato è praticamente impossibile: le mie letture eterogenee spaziano dai poeti della Beat Generation a Shakespeare, da Giorgio Manganelli a John Donne, dall’amato Edgar Lee Masters (la cui Antologia mi è entrata nelle ossa) al nostro Alfonso Gatto, da Whitman a Salinas; per non parlare dei miei numerosi coevi… Non mi ha ispirato nessuno, a livello conscio: cerco di emulare me stesso. Cerco solo di realizzare la poetica di Michele Nigro.

Quale è stato il criterio con cui hai scelto le dieci poesie inserite nell’antologia “Archetipi Poetici”? Quale tra esse ti rappresenta di più?

Non ho adottato alcun criterio: ho lasciato carta bianca al curatore iniziale che ha selezionato le poesie presenti nell’antologia prelevandole dalla mia raccolta edita “Nessuno nasce pulito” (ed. nugae 2.0 – 2016). Mi piace che sia stata scelta A prophecy. Tuttavia, dovendo rifare l’antologia oggi non lascerei più quelle: appartengono a una raccolta di poesie il cui stile, tranne pochi casi, sto già rinnegando. La poesia è movimento in se stessi: rinnegarsi è importante.

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“Umanità del poeta”, a cura del Prof. Giovanni Blasi

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , on 3 dicembre 2018 by Michele Nigro

Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autore Elio Parisi

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 30 novembre 2018 by Michele Nigro

versione pdf: intervista a Elio Parisi

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Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autore Elio Parisi

 

a cura di Francesco Innella e Michele Nigro

 

Qual è o quale dovrebbe essere, secondo te, la funzione della poesia nella società attuale? Chi fa poesia oggi, come si muove nel contesto socio-culturale o come dovrebbe muoversi?

Come ha dichiarato Irina Bakova, direttrice generale dell’UNESCO dal 2009 al 2017: “La poesia è una delle espressioni più pure della libertà linguistica. È un elemento fondante dell’identità dei popoli e incarna l’energia creativa della cultura, nella sua facoltà di rinnovarsi incessantemente”. Penso che tale dichiarazione serva egregiamente a definire la funzione della poesia nella società e che nel contesto socio-culturale il poeta debba esaltare le potenzialità  della lingua con cui si esprime. Plaudo, pertanto, alla istituzione nel 1999, da parte dell’UNESCO, della Giornata mondiale della poesia, che è celebrata il 21 marzo di ogni anno, a partire dal 2000, per valorizzare il ruolo dell’espressione poetica nella promozione del dialogo interculturale, foriero di pace nel mondo. Nel primo giorno di primavera, la stagione più poetica, si festeggia sia il risveglio della natura che la poesia, simbolo della creatività dello spirito umano.

Come nasce la tua poesia? Potresti “illustrarci” la tua poetica e dirci quali sono le caratteristiche peculiari del tuo linguaggio poetico? Quali poeti ti hanno ispirato?

Ogni tanto, molto di rado, vengo preso dall’estro poetico, così come mi lascio trasportare dal bisogno di esprimermi  usando i colori della mia tavolozza. Il mio linguaggio poetico, pertanto, è costituito dai suoni delle parole e dai colori delle immagini che rivedo dentro di me. Mi ispirano tutti i poeti degni di questo nome, a cominciare dal sommo Dante, inventore della lingua italiana.

Quale è stato il criterio con cui hai scelto le dieci poesie inserite nell’antologia “Archetipi Poetici”? Quale tra esse ti rappresenta di più?

Le poesie che ho inserito nell’antologia sono fra le più significative del mio mondo poetico. Forse quella che mi rappresenta di più è “Macchie di ginestra”.

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Letture Heideggeriane all’UniSa

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , on 25 novembre 2018 by Michele Nigro

FONTE: qui!

Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autore Vittorio Orlando

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 18 novembre 2018 by Michele Nigro

versione pdf: intervista a Vittorio Orlando

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Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autore Vittorio Orlando

 

a cura di Francesco Innella e Michele Nigro

 

Qual è o quale dovrebbe essere, secondo te, la funzione della poesia nella società attuale? Chi fa poesia oggi, come si muove nel contesto socio-culturale o come dovrebbe muoversi?

La funzione della poesia nell’attuale società è quella di risvegliare la coscienza del singolo uomo e di tutta l’umanità. Desideroso di cambiamento, il poeta ha la funzione di sollevare il velo. Di smascherare l’illusione. “Temo l’olocausto di moribonde e frali anime. Veggente di un futuro tragico”.

Come nasce la tua poesia? Potresti “illustrarci” la tua poetica e dirci quali sono le caratteristiche peculiari del tuo linguaggio poetico? Quali poeti ti hanno ispirato?

La mia poesia nasce dalle mie esperienze di vita. Il mio lungo viaggiare nel Mediterraneo. Soprattutto la conoscenza della Grecia, di città come Corinto, Mileto, Atene, del Peloponneso e di tutte le sue isole nel Mediterraneo e della Turchia. La passione per la storia, per l’arte e l’archeologia. Lo stile poetico è classico e moderno allo stesso tempo. Ricercato come è del ricercatore. Scava dentro la terra e dentro il cuore. Mi hanno appassionato le letture dell’Odissea e dell’Iliade di Omero, le opere di Dante e la letteratura classica.

Quale è stato il criterio con cui hai scelto le dieci poesie inserite nell’antologia “Archetipi Poetici”? Quale tra esse ti rappresenta di più?

Ho scelto le poesie che considero più vicine al mio sentire e che sono di monito. Vivo in una nazione che continua a illudere la popolazione con vane promesse e usa il potere nelle forme più diaboliche. I riferimenti nelle poesie sono rivolti a una certa politica di sinistra che si mostra in un modo e agisce in un altro. L’italiano sottomesso e deriso, beffeggiato. Libertà ostentata che nasconde invece il controllo e la totale manipolazione delle menti. L’immoralità dei politici, il potere di controllo e di decisione che le banche hanno, sono questi i temi delle mie poesie. La povertà che aumenta. Non esiste più la classe media. La cultura non ha più alcun valore. Ciò che conta sono i soldi e più ne hai, più hai il diritto di comandare e decidere. Un sistema di forte individualismo, indifferente ai bisogni dell’altro. “Beati i viandanti, che percorrono impervie strade, beati i solitari, beati i saggi che non hanno patria”. Una Patria ormai perduta: “Piango la perduta Patria!”

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Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autore Francesco Innella

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 11 novembre 2018 by Michele Nigro

versione pdf: intervista a Francesco Innella

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Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autore Francesco Innella

 a cura di Michele Nigro

 

Qual è o quale dovrebbe essere, secondo te, la funzione della poesia nella società attuale? Chi fa poesia oggi, come si muove nel contesto socio-culturale o come dovrebbe muoversi?

Il poeta oggi ha perduto la sua funzione di “vate” ed è inserito nella società effimera dell’apparenza, per cui fare poesia significa, alla fine, la creazione di un genere letterario che diventa sempre più specifico, che desta soltanto l’interesse di una ristretta cerchia di cultori perdendo, in maniera forse irreversibile, il favore del grande pubblico.

Il poeta si trova in contatto con un sottobosco molto variegato, formato dai concorsi letterari, per lo più a pagamento, che sono inutili, dalle riviste specializzate, in cui non è facile entrare, dalle case editrici a caccia di autori che pubblicano a proprie spese (la cosiddetta EAP, editoria a pagamento, n.d.r.). Come ci si può orizzontare in un mondo simile? Molti poeti preferiscono rinchiudersi nelle loro torri d’avorio.

Come nasce la tua poesia? Potresti “illustrarci” la tua poetica e dirci quali sono le caratteristiche peculiari del tuo linguaggio poetico? Quali poeti ti hanno ispirato?

Un giorno fui posseduto dal daimon e sentii che il mio destino era segnato: dovevo diventare uno spazio vuoto, dove una voce estranea detta.

Ho sempre coltivato il verso breve, suggestionato dall’ermetismo.

Il mio percorso poetico è stato all’inizio esistenziale, ero legato al disagio della vita contemporanea, poi sono passato alla poesia filosofica, fino ad approdare a una poesia “sapienziale”. Rivolta alla scoperta dell’Io interiore. In seguito ho scoperto l’haiku: una forma sintetica di poesia nata in Giappone, essenziale ed illuminante, una vera forma poetica di meditazione.

Il mio vero maestro è stato Cesare Pavese: ho assimilato il suo modo di costruire la poesia, grazie a lui ho imparato il mestiere di poeta e poi me ne sono distaccato.

Quale è stato il criterio con cui hai scelto le dieci poesie inserite nell’antologia “Archetipi Poetici”? Quale tra esse ti rappresenta di più?

Ho preferito inserire poesie legate alla quotidianità, al dato esistenziale, a quelli che sono i conflitti umani che non si risolvono mai, perché nessuno ne ha la volontà. Quella che più mi rappresenta è Viaggio Astrale.

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Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autrice Andreina Pilia

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 8 novembre 2018 by Michele Nigro

versione pdf: intervista ad Andreina Pilia

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Antologia “Archetipi Poetici”: intervista all’Autrice Andreina Pilia

 a cura di Francesco Innella e Michele Nigro

 

Qual è o quale dovrebbe essere, secondo te, la funzione della poesia nella società attuale? Chi fa poesia oggi, come si muove nel contesto socio-culturale o come dovrebbe muoversi?

Spesso la poesia, oggi, è contaminata dalla smania di apparire, credo che questo rifletta quella che è la società attuale, finendo con lo snaturare ciò che la poesia dovrebbe essere: pura ricerca del sé.

Come nasce la tua poesia? Potresti “illustrarci” la tua poetica e dirci quali sono le caratteristiche peculiari del tuo linguaggio poetico? Quali poeti ti hanno ispirato?

Non saprei dire quali poeti mi abbiano ispirato. Amo la poesia di Emily Dickinson, il suo rapporto quasi disperato con la natura e la morte. A parte gli haiku, che abituano al rigore nella ricerca della sintesi e della semplicità, non seguo nessun tipo di poetica, mi lascio portare dal momento, seguendo il linguaggio dell’anima.

Quale è stato il criterio con cui hai scelto le dieci poesie inserite nell’antologia “Archetipi Poetici”? Quale tra esse ti rappresenta di più?

Ho scelto le mie poesie per raccontarmi, nel tentativo di arrivare al cuore di chi legge. Il brano che attualmente mi rappresenta di più è quello del 20 gennaio, scritta pochi giorni dopo la morte di mio padre, al quale ero molto legata. Il suo andarsene mi ha resa orfana di una parte di me che mi teneva legata a un cordone ombelicale che non sapevo di avere fino a che non ne ho sentito lo strappo.

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“Pomeriggi perduti” sul n.13 di Frequenze Poetiche

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 4 novembre 2018 by Michele Nigro

Alcune poesie tratte dalla mia silloge inedita “Pomeriggi perduti” sono state pubblicate sul n.13 (Anno II – Ottobre 2018) della rivista “Frequenze Poetiche” curata da Giorgio Moio, nella rubrica POESIA IN CAMPANIA

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INDICE

PERSONAGGI del passato
– Giovanni Ruggiero, La scuola di Posillipo: Michele Comella…………………………………………………………. p. 5

CRITICA LETTERARIA & D’ARTE
– Luciano Caruso, Non esistono scrittori veri……. ” 11
– Giorgio Moio, Per una poesia alternativa nel villaggio globale…………………………………………………….. ” 13

POESIA ITALIANA CONTEMPORANEA
– Francesco Aprile, Jannàra. Scritture provvisorie (estratti)……………………………………………………….. ” 17

POESIA STRANIERA CONTEMPORANEA
– Paulo Leminski, Cancellando l’espressione dell’Io……………………………… ” 22

POESIA VISUALE – SCRITTURE ASEMANTICHE – ARTI VISIVE
– Sara Taffoni, L’astrazione di Fernando M. Diaz: la lunga e articolata elaborazione di un “linguaggio colmo di significati storici e di messaggi spirituali”……………… ” 31

POESIA IN CAMPANIA
– Michele Nigro, Pomeriggi perduti…………………….. ” 42

PROSA – AFORISMI – HAIKU
– Gianluca Garrapa, Oltre lo specchio………………… ” 50

RIVISTE DI LETTERATURA
– Nadia Cavalera, Sanguineti, io e “Bollettario”……. ” 53

LETTURE & RILETTURE
– Lia Aurioso, Ponti di corda di Anna Fresu…………….” 61
– Alfonsina Caterino, Oltrepassare il divenire…………” 64
– Rosaria Di Donato, Il canzoniere unico di M. Grazia Lenisa………………………………………………………………” 66
– Rosa Frullo, Una scrittura e una poesia d’attesa quella di
Giorgio Moio……………………………………………………. ” 69
– Rosa Frullo, Canzoniere dell’assenza………………. ” 71

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Emma Saponaro

"Cancella spesso, se vuoi scrivere cose che siano degne d'essere lette." (Orazio)

il giardino dei poeti

la poesia è la fioritura del pensiero - il miosotide non fa ombra alla rosa, ciascuno la sua bellezza

Pomeriggi perduti

quasi un litblog di Michele Nigro

Mille Splendidi Libri e non solo

"Un libro deve essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi"

Poetarum Silva

- Nie wieder Zensur in der Kunst -

Leggo e cammino

Amo leggere, amo camminare e amo fare le due cose insieme (non è così difficile come sembra)

Maria Pina Ciancio

Quaderno di poesia on-line

LucaniArt Magazine

Riflessioni. Incontri. Contaminazioni.

Fantascritture - blog di fantascienza, fantasy, horror e weird di gian filippo pizzo

fantascienza e fantastico nei libri e nei film (ma anche altro)

Le parole e le cose²

Letteratura e realtà

L'Ombra delle Parole Rivista Letteraria Internazionale

L'uomo abita l'ombra delle parole, la giostra dell'ombra delle parole. Un "animale metafisico" lo ha definito Albert Caraco: un ente che dà luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l'ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, è la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l'uomo legge l'universo.

internopoesia.com/

Il blog di Interno Poesia

Iannozzi Giuseppe - scrittore e giornalista

Iannozzi Giuseppe aka King Lear -scrittore, giornalista, critico letterario - blog ufficiale

Emanuele-Marcuccio's Blog

Ogni poesia nasce dalla meraviglia...

DEDALUS: corsi, testi e contesti di volo letterario

Appunti e progetti, tra mura e spazi liberi

i sensi della poesia

e in pasto diedi parole e carne

La Camera Scura - il blog di Vincenzo Barone Lumaga

Parole, storie, pensieri, incubi e deliri

La Mia Babele

Disorientarsi..per Ritrovarsi

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