Le interviste rappresentano sempre un’occasione per esporre in maniera ordinata tutto quello che disordinatamente circola in noi da tempo. Fissare idee e piccole verità, rispondere per conoscersi e farsi conoscere…
Lo è stato anche in questo caso, rispondendo alle domande del sito RecensioneLibro.it, che già alcune settimane fa ha recensito la mia raccolta “Nessuno nasce pulito”.
… Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Purtroppo, leggendo alcune recensioni, ho notato che stanno passando soprattutto le idee di un disagio critico nei confronti della società e di una malinconica revisione del passato personale da parte di un autore per certi versi “sconfitto”, e che non può fare altro che registrare le varie forme sotto cui si manifesta tale sconfitta. Evidentemente, a una lettura superficiale, questo è il mood prevalente che ne esce fuori, creato dalle parole che ho scelto di usare, e me ne assumo tutta la responsabilità. In realtà “Nessuno nasce pulito” vuole essere una dichiarazione di guerra, un voler fissare dei confini assertivi, oltre i quali poter urlare al mondo: “Da qui non mi muovo! Queste sono le mie conquiste umane, le mie esperienze e queste parole sono la mia terra!”. Non pretendo di lasciare segni: se un solo verso di una mia poesia induce alla riflessione e trasporta il lettore, anche per pochi istanti, in una dimensione altra, ho già raggiunto il mio obiettivo. Come ho scritto in Aspirazione, una poesia che non fa parte della raccolta, vorrei che i miei versi fossero: “… parentesi tra gli orrori del mondo / oasi di riflessione per cuore di donna / silenzio pulsante di senso…”…
Una lodevole iniziativa da parte del Premio Italo Calvino e una risposta autorevole a tutti quei saccenti presuntuosi che pensano che chi scrive su un blog o si autopubblica non sia un vero scrittore (io preferisco la definizione di “scrivente”)… Eccovi serviti! Per fortuna c’è chi vede lontano e cerca di capire certi fenomeni senza stigmatizzarli…
gli scrittori esordienti e il web
Una giornata di incontri con blogger, docenti, editor, giornalisti, scrittori.
L’esordio nella rete: l’efficacia, il valore e i riconoscimenti.
La funzione critica della rete, la selezione e il sostegno.
La rete, lo scrittore, l’editoria e il pubblico.
Venerdì 23 settembre 2016 – ore 9,30 – 18,00 Toolbox: Via Agostino da Montefeltro 2 – Torino
Dopo un relativamente lungo, di sicuro interessante e proficuo periodo di selezione, di editing, di silenziosa ricerca interiore e di lenta e paziente costruzione delle varie componenti sia testuali che paratestuali, è finalmente disponibile su Amazon la mia silloge intitolata “Nessuno nasce pulito”, sottotitolo poesie esperienziali (edizioni nugae 2.0), in formato elettronico e cartaceo (adoperando rispettivamente Kindle Direct Publishing per l’ebook e CreateSpace per il libro “in carte e ossa” di 400 pagine in formato 5″ × 8″ ovvero 12,7 × 20,32 cm).
Questo su Amazon è solo il primo di una serie di passaggi attraverso il variegato e intrigante mondo dell’autoedizione: nelle prossime settimane/mesi, infatti, la stessa raccolta che sto qui a presentarvi, approderà anche su altre piattaforme di self-publishing (cercando di proporre, lì dove sarà tecnicamente possibile, entrambi i formati elettronico e cartaceo). Restate sintonizzati!
Segue l’elenco completo dei bookstore…
Scegli la tua edizione, la tua piattaforma, il tuo formato, il tuo prezzo…!
Choose your edition, your platform, your format, your price…!
“NESSUNO NASCE PULITO”
autore: Michele Nigro
anno pubblicazione: 2016
edizioni nugae 2.0
La raccolta intitolata “Nessuno nasce pulito” contiene poesie esperienziali. La singolare titolazione prende spunto dalla condizione embrionale, “sporca”, di ogni lirica nascente che con lentezza, dopo un lavoro di analisi interiore da parte dell’autore e di limatura del testo, giunge al lettore nella versione pubblica, “pulita”: egli, il lettore, può solo intuire il percorso intrapreso dal poeta, farlo proprio senza l’urgenza dell’interpretazione.
Si tratta di una “raccolta di formazione”: elencate in ordine alfabetico, per interrompere la consequenzialità cronologica tra i vari componimenti, le poesie selezionate rappresentano folgorazioni e intermittenze della mente con cui il poeta registra stati mentali, impressioni, epifanie appartenenti al suo vissuto. Sono un “manifesto esistenziale” in cui riconoscersi e farsi riconoscere. È una poesia urbana, quotidiana, che non ricerca una lingua pura, panica e arcaica; non insegue la tradizione. La parola utilizzata in questa raccolta non è una mimesi della realtà né del parlato. È una voce autentica, che adopera slittamenti di senso e si pone contro la linearità sia geometrica (la posizione della scrittura nello spazio del foglio) che di pensiero. [n.d.c.]
DOVE ACQUISTARLO?
cartaceo in vendita su ilmiolibro (Gruppo L’Espresso):
<<… La presente raccolta contiene poesie esperienziali… […] È una poesia fatta di folgorazioni e intermittenze della mente. Il poeta registra stati mentali, impressioni, epifanie. È una poesia urbana, che non ricerca una lingua pura, panica e arcaica. La sua parola non è una mimesi della realtà né del parlato. È una voce autentica, che adopera slittamenti di senso e si pone contro la linearità…>> (dalla Postfazione di Davide Morelli)
<<… lo stile di Michele Nigro è unico, personalissimo, con chiari riferimenti alla sua variegata formazione, cosa che ne fa un autore completo. Padroneggia il linguaggio, alquanto ricercato, tanto che le sue poesie sono ricche di minuzie che creano nel lettore vere e proprie immagini. Ottime le costruzioni sintattiche (diverse dislocazioni), utilizza ossimori (prigionieriliberi, presente assente), scomoda l’antropologo Marc Augé e i suoi “non luoghi”. Mentre l’opera è pregnante di scienza e filosofia, la religione viene sfiorata, vorrebbe quasi accantonarla, ma il palese laicismo deve necessariamente confrontarsi con la filosofia e la religione. La sua opera è un viaggio sulle ali dell’incertezza, con continui attacchi al presente, un ciclico tornare indietro per la preoccupazione di aver vissuto male, o quantomeno di non aver vissuto fino in fondo la propria vita. Non c’è paura, però, né del buio né dell’avventura…>> (dalla Prefazione di Antonio Scarpone)
<<… E a voi, a me, reduci da tante, troppe docce al giorno, riparati dietro occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero, riabilitati da profumi complessi e dentifrici sbiancanti, dico: “nessuno nasce pulito”…>> (dalla Premessa dell’Autore)
"Poesie minori Pensieri minimi"
sottotitolo: "materiali di risulta"
raccolta di Michele Nigro
(edizioni nugae 2.0 - 2018)
LEGGILA GRATIS, ORA!
FREE DOWNLOAD!
(per leggere e/o scaricare il PDF pronto per la stampa: cliccare sull'immagine di copertina)
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Dimensioni formato PDF: 12,7×20,32cm – 5”×8”
ATTENZIONE: i formati MOBI-KINDLE, EPUB, AZW3, LIT,
utili per i fruitori di ebook reader, potranno essere richiesti
via e-mail direttamente all'Autore:
mikevelox@alice.it
"CALL CENTER - reloaded"
racconto social fantasy
di Michele Nigro
su STREETLIB STORES
(per l'acquisto cliccare sull'immagine)
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L'uomo abita l'ombra delle parole, la giostra dell'ombra delle parole. Un "animale metafisico" lo ha definito Albert Caraco: un ente che dà luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l'ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, è la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l'uomo legge l'universo.
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