Un mio vecchio racconto – “La casa del Grande Fratello” – sul n. 2.3 di “Storie Bizzarre”, Speciale Halloween…
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PROGRAMMA PRINCIPALE “HOBBITON XXII – I REGNI DEL SUD”
Castello di Trani
SABATO 12 SETTEMBRE
9:30 Apertura al pubblico
10:00 salone Federico II – Presentazione della “Hobbiton XXII – I Regni del Sud” con il presidente della Società Tolkieniana Italiana Domenico Dimichino, l’organizzatrice e giornalista Ida Vinella, il presidente del Cda di Nova Apulia scarl Tommaso Morciano, l’artista Emanuele Manfredi, autorità istituzionali
11:00 salone Federico II – Lezione di lingua elfica a cura di Gianluca Comastri
12:00 salone Federico II – Conferenza “Mythos Larp, gli Antichi miti da vivere nel gioco”, presentazione con Gilbert Gallo e Giovanni Tortora della nuova trasposizione del Gioco di Ruolo da Tavolo, tradotto nel mondo in 7 lingue, in un gioco di Ruolo dal Vivo tutto made in Puglia
11:00 – 13:00 cortile d’ingresso – Trucchi a tema fantasy per bambini a cura della compagnia teatrale “Fatti di Sogni”
PAUSA
16:00 salone Federico II – Cosplay Challenge, gara aperta a tutti I cosplayer con premiazione finale
18:00 salone Federico II – “Immaginare il fantasy”, conferenza con Loredana La Puma (autrice della Saga dell’Averon), Daniele Milano (autore di “Il leone e la terra ribelle”), Federica Roppo e Giovanni Tricase (vincitori del concorso letterario Zak Elliot). Modera Vincenzo Membola, redattore TraniViva
18:30 esterno castello – Sfilata in cosplay “Il Signore degli Anelli vs. Trono di Spade”
20:00 salone Federico II – “Melodie dalla Terra di Mezzo” intermezzo musicale per voce e chitarra a cura del gruppo TerraDiMezzo. Presenta Michele Chiego.
21:15 salone Federico II – “I Saloni del Fuoco”, reading con canti e danze a cura della compagnia teatrale “Fatti di Sogni”
23:00 Chiusura
Tutta la giornata – Salone Manfredi e Saletta dei Pavoni – Visita libera all’esposizione artistica “Draghi e anelli magici” di Emanuele Manfredi e all’esposizione degli abiti fatti a mano da Veronica Stima e dei diorami della Terra di Mezzo
DOMENICA 13 SETTEMBRE
9:30 Apertura al pubblico
10:00 salone Federico II – Conferenza “Larp come gioco di Identità Ideali”, con presentazione della ricerca accademica in ambito Psicologico presentata dalla prof.ssa Luciana Picucci e dal Dott. Giovanni Tortora
10.45 salone Federico II – Lezione di lingua elfica a cura di Gianluca Comastri
11:30 salone Federico II – “Il magico mondo di Tolkien: mitologie e ispirazioni a confronto”, dibattito con Manlio Triggiani (giornalista), Gianfranco De Turris (giornalista), Luigi Pruneti (scrittore), Donato Altomare (scrittore). Modera Michele De Feudis.
11:00 cortile d’ingresso – Trucchi a tema fantasy per bambini a cura della compagnia teatrale “Fatti di Sogni”
11:00 torre maestra – “Fuggite, sciocchi!”, escape room a tema (ingresso su prenotazione)
PAUSA
15:00 torre maestra – “Fuggite, sciocchi!”, escape room a tema (ingresso su prenotazione)
15:00 salone Federico II – “Andata e Ritorno: dalla mitologia classica al mito di Tolkien”, conferenza a cura di Vittorio Grimaldi
16:00 salone Federico II – “Fenomenologia del Cosplay”, presentazione a cura di Ida Vinella
17:00 18:30 salone Federico II – “Mellon Pursuit” quiz con premiazione a cura delle associazioni MelaEnne e Club del Libro
19:00 salone Federico II – “I Saloni del Fuoco” (replica), reading con canti e danze a cura della compagnia teatrale “Fatti di Sogni”
20:00 salone Federico II – Presentazione del calendario 2016 della Società Tolkieniana Italiana, con Emanuele Manfredi che presenterà il suo testo “Draghi e anelli magici”. Modera Alessandro Stanchi, Consigliere della Società Tolkieniana Italiana.
21:00 Chiusura
Tutta la giornata – Salone Manfredi e Saletta dei Pavoni – Visita libera all’esposizione artistica “Draghi e anelli magici” di Emanuele Manfredi e all’esposizione degli abiti fatti a mano da Veronica Stima e dei diorami della Terra di Mezzo
Per sopravvivere al buio della notte
nei secoli dell’evoluzione da animali a dèi
i café-chantant diedero il cambio
alle danze tribali intorno ai fuochi scoperti,
lampioni elettrici e giochi pirotecnici
illuminarono come fulmini lenti e falsi
le strade asfaltate dell’homo sapiens.
…
Ancora oggi, su balconi insonni, attendi impaziente
spettatore in un immenso cinema dimenticato
l’inizio di un vero temporale senza occhiali 3D,
l’artificio culturale dei televisori accesi
non ha seppellito del tutto
il fianco primitivo e curioso
del tuo divertimento.
…
“Da animali a dèi. Breve storia dell’umanità” è il titolo di un interessante saggio di Yuval Noah Harari
Honoré Daumier, Giocatori di scacchi, 1868
Quasi nascosti, in devota semiclandestinità tra cumuli di libri usati e in vendita da decenni, i due librai scacchisti alle prese con l’ennesima partita a tempo ignoravano sapientemente i pochi clienti in cerca dell’occasione preziosa da portarsi a casa a metà prezzo. La scacchiera poggiata su una pila di gialli ingialliti e la voglia matta, come lo scacco che da anni tentavano di darsi l’un l’altro, di non badare alla gente assorta tra gli scaffali. Eravamo un fastidio per loro, lo avvertivo, nonostante i tanti anni trascorsi allenandosi a ignorarci: dei fastidiosi insetti lettori e ronzanti, incastrati tra la loro scacchiera scolorita dal troppo uso e i libri in attesa di nuovi padroni, insetti che presto avrebbero abbandonato il piccolo garage adibito a negozio per riversarsi nell’educato sciame serale di Via Pretoria. Non avevo mai sperimentato una così saggia indifferenza da parte di un venditore nei confronti della propria merce, dai più ingenui scambiata per elegante discrezione; commercianti di libri per caso, giocatori di scacchi per passione: quel lavoro in campo librario era come l’appendice casuale di un hobby. La vera sapienza non è quella trasmessa con la forza della persuasione ma per osmosi, in silenzio; quello che deve accadere accadrà anche senza inutili parole da aggiungere alle altre parole già scritte nei libri esposti. Come a voler dire: La cultura non si impone, si sceglie.
Molti facevano finta di interessarsi ai libri: la maggior parte dei clienti aficionados con un occhio cercava un titolo qualsiasi senza disturbare o fare richieste assurde, con l’altro seguiva la partita in riverente apprensione. Una mossa accompagnata dall’inconfondibile rumore di un pezzo degli scacchi poggiato con rapida decisione sulla scacchiera di legno seguita dal suono quasi metallico e con un gesto non meno nevrotico della mano sul pulsante dell’orologio meccanico per bloccare il proprio tempo e far ripartire quello dell’avversario: “Toc! Tlic!… Toc! Tlic!… Toc! Tlic!”. Mossa e tempo. Botta e risposta. Senza fiatare o guardarsi in faccia. Isolati in un universo di combinazioni. Per ore e ore, come in un meccanismo perfetto formato da esseri di carne e pedine di legno, da calcolanti menti silenziose e mosse quasi impercettibili, fino all’orario di chiusura, ritornando alla realtà e al banale motivo del loro essere lì, in quello sgabuzzino tappezzato di introvabili oggetti cartacei. Interrotti a volte nel bel mezzo della partita da ingenui clienti venuti da fuori, inconsapevoli del rischio, come fanciulli innocenti desiderosi di pagare i libri trovati dopo una polverosa ricerca. Il più cattivo tra i due librai, quello con la montatura degli occhiali spessa e di colore nero, guardava con un velato disprezzo gli insetti mangialibri che osavano interrompere la concentrazione scacchistica finalmente raggiunta dopo chissà quante partite indisturbate. I clienti intelligenti, resisi conto del pericolo scampato, la volta successiva avrebbero saggiamente atteso la fine della partita invece di osare chiedere, tra uno scacco al re e un arrocco: “Quanto pago per questi due libri?”. La piccola enclave fatta da un quadrato di legno su cui erano stati disegnati altri piccoli quadrati bianchi e neri, si ergeva rumorosa e in equilibrio su quella montagna di libri sorpassati dalla moda editoriale ma ancora preziosi per alcuni. Come centurioni rassegnati i librai scacchisti presidiavano fedeli e concentrati il santo sepolcro del libro usato aspettando un’improbabile resurrezione o più semplicemente l’ora della cena. In un lavoro basato sull’attesa e sul silenzio, gli scacchi rappresentavano l’unica e coerente rivincita creatrice, il momento di liberazione dall’oppressione del cliente chiacchierone e perditempo. L’isolamento richiesto dalla mossa da sferrare, una via di fuga dal presente. Un presidio ricavato tra libri dimenticati per combattere la velocità del mondo.
dedicato agli amanti di libri usati
(anche senza essere giocatori di scacchi)
e a chi è stato almeno una volta nel negozio di libri vecchi di Potenza,
nei pressi di Via Pretoria
♦
Genitori acerbi e poco usati
con esistenze nuove di zecca
spingono carrozzine inesperte
sui viali di un istinto fiducioso.
Precoci creatori per tradizione familiare
o arruolati dal piacere di sabati incauti
dal nulla insegnano la vita
a germogli di poco più teneri,
s’improvvisano severi e vissuti
sul ritmo diluito da pianti notturni
di musiche sfuggite troppo presto.
♦
Soluzioni casuali
rinforzano l’ego fallace
tra i metri quadri di un’invisibile prigionia.
Il desiderio creativo naufraga
su scogli sorridenti di gioie primitive.
Assuefatti a verità controllate
viviamo di riflessi profetizzati
dalle statistiche di sistema.
Topi anarchici e difettosi
interrompono l’esperimento
con cambi repentini di gusto,
l’immaginazione suggerisce ai reclusi
di osservarsi dall’alto.
Nuove speranze evolutive nascono
dalla non partecipazione al gioco.
(fonte notizia qui)
Abbiamo triplicato le sedi del Festival! Oltre al Complesso di Santa Sofia ed il Teatro Augusteo, dove si svolgerà il Comicon Cosplay Challenge, in collaborazione con gli Otaku Garden, avremo a disposizione anche la splendida sede della Chiesa dell’Addolorata!
Non mancheranno ospiti, incontri e mostre, oltre ad un programma di eventi che si allarga a tutta la città di Salerno.
Come prime anticipazioni annunciamo il primo ospite, Alessandro Rak, a cui sarà dedicata una mostra ed incontri con studenti ed appassionati. Inoltre saranno presenti, dopo il successo riscosso a Napoli COMICON 2013, i ragazzi della The Jackal, che incontreranno il pubblico sabato 30 novembre. Come sempre sarà nutrita la squadra di autori salernitani e campani in mostra, tra cui Bruno Brindisi, Daniele Bigliardo, Giuseppe De Nardo, Giuliano Piccininno, Luca Raimondo, Luigi Siniscalchi e tanti altri, con l’esposizione “Trumoon”, dedicata all’omonima e storica fanzine-rivista di fumetti.
Un’altra iniziativa culturale, è la mostra e la presentazione del nuovo Calendario 2014 della Scuola Italiana di Comix, che quest’anno annovera anche alcuni nomi importanti come Giuseppe Palumbo, Lucio Parrillo, Paolo Barbieri, Roberto De Angelis, e molti altri.
Inoltre un’ampia Area sarà dedicata al mondo del gioco e del videogioco, con tornei, dimostrazioni ed incontri grazie al coinvolgimento di Associazioni di giochi di ruolo dal vivo, che evocheranno avventure fantastiche e coinvolgenti per il pubblico.
PREZZO: 5,00
ORARI
Venerdì 29 novembre: dalle 15:00 alle 22:00
Sabato 30 novembre: dalle 10:00 alle 22:00
Domenica 1 dicembre: dalle 10: alle 22:00
Un mio articolo-intervista riguardante l’esperienza ludica della città di Battipaglia, nel 1973 e nel 1978, vissuta a “Giochi Senza Frontiere”, trasmissione televisiva internazionale che ha segnato un’epoca, è stato pubblicato sul numero doppio 16-17 (pag. 14) del quindicinale “il Battipagliese”.
Scarica il pdf: il_battipagliese_16
…
(Il presente articolo, a firma del sottoscritto, e pubblicato su “Il Battipagliese”, testata giornalistica donata al Comune di Battipaglia da FARINV srl, non è stato, fino a oggi, regolarmente retribuito come da accordo preliminare tra l’Autore e la Condirezione della suddetta testata. Il sottoscritto sa che la richiesta di retribuzione è stata regolarmente protocollata dalla Condirezione presso il Comune – Condirezione che non è assolutamente responsabile della mancata retribuzione degli articoli dei collaboratori – e attribuisce, ovviamente, la mancata retribuzione ai fatti di cronaca giudiziaria che hanno interessato l’ex Sindaco di Battipaglia Giovanni Santomauro e che hanno determinato lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche, con conseguente interruzione di tutte le attività, comprese quelle giornalistiche, legate all’Amministrazione interessata: va da sé che anche i pagamenti degli articoli sono passati tragicamente in secondo piano! Il sottoscritto è consapevole del fatto che la mancata retribuzione di alcuni articoli giornalistici, se confrontata con lo “tsunami” di capi d’accusa formulati contro l’Amministrazione Santomauro, e che hanno determinato il successivo insediamento di ben tre commissari prefettizi, è sicuramente poca cosa. Invita tuttavia gli ex lettori de “Il Battipagliese” e i cittadini di Battipaglia a considerare questo singolo e insignificante fatto come l’ennesima occasione – se mai ce ne fosse bisogno – per inquadrare un periodo, i suoi personaggi, la provenienza politica degli stessi, i meccanismi poco chiari che hanno caratterizzato quella Amministrazione e a trarre le conclusioni che l’intelligenza suggerirà loro. Anche in vista di future scelte elettorali che riguarderanno il Comune di Battipaglia. Michele Nigro)
Non sono mai stato un otaku e non penso di diventarlo a quarantuno anni suonati, anche se la vita spesso ci riserva delle simpatiche sorprese: la passione non conosce età. Le mie incursioni nel mondo dei fumetti e dei cosiddetti cartoni animati, due forme d’arte che ho sempre amato anche se in maniera pacata, sono state ordinarie: il classico svezzamento in tenera età con “Topolino” e “Paperino”, il periodo d’oro degli anime giapponesi trasmessi dalle televisioni private durante gli anni ’80 e ’90, alcuni vhs gradualmente sostituiti dal dvd, qualche manga, un paio di fumetti dei supereroi più in voga, due o tre graphic novel… Niente di paragonabile al collezionismo fedele, meticoloso e costante nel tempo di un autentico otaku.
In questi giorni a Napoli (alla Mostra d’Oltremare dal 28 aprile al 1 maggio) si svolge il Napoli Comicon, il salone internazionale del fumetto giunto alla sua XIV edizione e dedicato quest’anno ai rapporti tra “Fumetto & Letteratura”. Anch’io ho avuto il piacere di immergermi, durante un affollatissimo primo giorno d’apertura, nell’atmosfera fibrillante di una fiera fumettistica. La mia prima fiera!
Quello dei fumetti è un universo infinito e l’umanità che lo popola è a dir poco variegata e interessante: i fantasiosi cosplayer portatori di colore e di entusiasmo, i gestori di fumetterie e i professionisti delle scuole del fumetto, gli editori/espositori con i loro ‘prodotti’, i ‘fumettari’ in cerca di numeri da collezione e di autografi, i disegnatori pronti a regalare uno spicchio della loro arte, i giocatori di ruolo… Impossibile sintetizzare un mondo così sfaccettato e articolato come quello degli appassionati di fumetti e ‘articoli affini’. Un’umanità intelligente, pacifica, intenta a coltivare una sana passione. Si parla spesso di crisi economica ma dopo aver vissuto una giornata al Napoli Comicon posso dire senza ombra di dubbio che, a parziale compensazione del momento difficile, perlomeno non esiste una crisi della creatività, dell’arte, della voglia di partecipare e di fare: anche la fantasia e in particolar modo il mercato che gira attorno alla nona arte (il fumetto) possono dare indirettamente una mano all’economia.
Partecipare a una fiera fumettistica significa anche avere l’occasione di dare vita a nuove collaborazioni in vista di progetti artistici condivisi o di incontrare amici di vecchia data, come è capitato a me: passeggiando tra i vari stand, infatti, ho rivisto dopo più di dieci anni un amico del periodo universitario – Luca Presicce, direttore artistico delle Wombat edizioni e da sempre appassionato di fumetti – presente al Napoli Comicon in qualità di editore/espositore.
Unica nota dolente, dal punto di vista organizzativo, è stata la pessima gestione del ticketing online: gli organizzatori del Napoli Comicon, evidentemente, non hanno ancora capito che la frase “acquistare il biglietto via internet” dovrebbe equivalere alla possibilità di entrare rapidamente, controllando all’ingresso il codice a barra posto sul biglietto stampato a casa, senza dover fare la fila per procurarsi uno stupido braccialetto di carta da indossare durante la visita, vanificando così il vantaggio del ticketing online sul quale grava, tra l’altro, la prevendita! Attendere per più di un’ora sotto il sole, pur avendo fatto il biglietto online, non è un modo simpatico di iniziare un’esperienza bella come quella del Napoli Comicon.
"Cancella spesso, se vuoi scrivere cose che siano degne d'essere lette." (Orazio)
la poesia è la fioritura del pensiero - il miosotide non fa ombra alla rosa, ciascuno la sua bellezza
quasi un litblog di Michele Nigro
"Un libro deve essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi"
- Nie wieder Zensur in der Kunst -
Amo leggere, amo camminare e amo fare le due cose insieme (non è così difficile come sembra)
Quaderno di poesia on-line
Riflessioni. Incontri. Contaminazioni.
fantascienza e fantastico nei libri e nei film (ma anche altro)
Letteratura e realtà
L'uomo abita l'ombra delle parole, la giostra dell'ombra delle parole. Un "animale metafisico" lo ha definito Albert Caraco: un ente che dà luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l'ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, è la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l'uomo legge l'universo.
Il blog di Interno Poesia
Iannozzi Giuseppe aka King Lear -scrittore, giornalista, critico letterario - blog ufficiale
Ogni poesia nasce dalla meraviglia...
Appunti e progetti, tra mura e spazi liberi
e in pasto diedi parole e carne
Parole, storie, pensieri, incubi e deliri
Disorientarsi..per Ritrovarsi
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