Faccio medioevo in me
aspettando nuovi soli,
per salvarmi da
presenti tempi oscuri.
♦
Sulla pira mediatica
di anacronistici tribunali
sfrigolanti fiamme, rigurgiti inquisitori
all’ombra di corrotte sante colonne.
Colpi di coda e scalpiti
da sistemi duri a perire,
le avide bocche di verità propinate alle masse
rifiutano lo specchio per se stesse.
♦
dedicata ai giornalisti Nuzzi e Fittipaldi
♦
Ricevo e volentieri ritrasmetto comunicato stampa sull’uscita, per Libri mediterranei, dell’opera antologica Poesia araba dalle origini al XIII secolo…
Il “re errabondo”, il “brigante”, Ibn Hamdis e gli altri
In libreria opera antologica di poesia araba dalle origini al XIII secolo.
La casa editrice Libri mediterranei manda in libreria un nuovo libro, che sicuramente attirerà non poco l’attenzione dei lettori curiosi e colti. Si tratta dell’opera antologica Poesia araba dalle origini al XIII secolo: dalla Siria all’Egitto, dalla Sicilia all’Andalusia, che esce nella collana “Prospettive mediterranee”.
Dal «re errabondo» Imru’ al-Qays al brigante ‘Urwa ibn al-Ward, dal classico al-Mutanabbī al grande moralista al-Ma‘arrī, dal siciliano Ibn Hamdīs all’andaluso Ibn Hazm: scorrono in rassegna le personalità più forti e significative della poesia araba, introdotte da studiosi autorevoli – Akeel Almarai, Pino Blasone, Paolo Branca e Oriana Capezio – che da varie prospettive definiscono i percorsi di una letteratura d’eccezione. Per le traduzioni si è fatto ricorso anche a testi di arabisti e orientalisti italiani tra i più eminenti del Novecento.
Si è voluto proporre un testo rigoroso ma allo stesso tempo agile, rivolto a un pubblico ampio di lettori, curiosi, interessati ai saperi e alle arti, consapevoli di quanto sia importante il dialogo tra le culture. L’esito è in definitiva quello di un tributo a un mondo complesso, raffinato e ricco di tradizioni che ancora oggi in aree culturali rilevanti dell’Occidente è motivo di serie incomprensioni.
Poesia araba dalle origini al XIII secolo, testi di Akeel Almarai, Pino Blasone, Paolo Branca e Oriana Capezio, Libri mediterranei, Collana “Prospettive mediterranee”, pp. 160.
PROGRAMMA PRINCIPALE “HOBBITON XXII – I REGNI DEL SUD”
Castello di Trani
SABATO 12 SETTEMBRE
9:30 Apertura al pubblico
10:00 salone Federico II – Presentazione della “Hobbiton XXII – I Regni del Sud” con il presidente della Società Tolkieniana Italiana Domenico Dimichino, l’organizzatrice e giornalista Ida Vinella, il presidente del Cda di Nova Apulia scarl Tommaso Morciano, l’artista Emanuele Manfredi, autorità istituzionali
11:00 salone Federico II – Lezione di lingua elfica a cura di Gianluca Comastri
12:00 salone Federico II – Conferenza “Mythos Larp, gli Antichi miti da vivere nel gioco”, presentazione con Gilbert Gallo e Giovanni Tortora della nuova trasposizione del Gioco di Ruolo da Tavolo, tradotto nel mondo in 7 lingue, in un gioco di Ruolo dal Vivo tutto made in Puglia
11:00 – 13:00 cortile d’ingresso – Trucchi a tema fantasy per bambini a cura della compagnia teatrale “Fatti di Sogni”
PAUSA
16:00 salone Federico II – Cosplay Challenge, gara aperta a tutti I cosplayer con premiazione finale
18:00 salone Federico II – “Immaginare il fantasy”, conferenza con Loredana La Puma (autrice della Saga dell’Averon), Daniele Milano (autore di “Il leone e la terra ribelle”), Federica Roppo e Giovanni Tricase (vincitori del concorso letterario Zak Elliot). Modera Vincenzo Membola, redattore TraniViva
18:30 esterno castello – Sfilata in cosplay “Il Signore degli Anelli vs. Trono di Spade”
20:00 salone Federico II – “Melodie dalla Terra di Mezzo” intermezzo musicale per voce e chitarra a cura del gruppo TerraDiMezzo. Presenta Michele Chiego.
21:15 salone Federico II – “I Saloni del Fuoco”, reading con canti e danze a cura della compagnia teatrale “Fatti di Sogni”
23:00 Chiusura
Tutta la giornata – Salone Manfredi e Saletta dei Pavoni – Visita libera all’esposizione artistica “Draghi e anelli magici” di Emanuele Manfredi e all’esposizione degli abiti fatti a mano da Veronica Stima e dei diorami della Terra di Mezzo
DOMENICA 13 SETTEMBRE
9:30 Apertura al pubblico
10:00 salone Federico II – Conferenza “Larp come gioco di Identità Ideali”, con presentazione della ricerca accademica in ambito Psicologico presentata dalla prof.ssa Luciana Picucci e dal Dott. Giovanni Tortora
10.45 salone Federico II – Lezione di lingua elfica a cura di Gianluca Comastri
11:30 salone Federico II – “Il magico mondo di Tolkien: mitologie e ispirazioni a confronto”, dibattito con Manlio Triggiani (giornalista), Gianfranco De Turris (giornalista), Luigi Pruneti (scrittore), Donato Altomare (scrittore). Modera Michele De Feudis.
11:00 cortile d’ingresso – Trucchi a tema fantasy per bambini a cura della compagnia teatrale “Fatti di Sogni”
11:00 torre maestra – “Fuggite, sciocchi!”, escape room a tema (ingresso su prenotazione)
PAUSA
15:00 torre maestra – “Fuggite, sciocchi!”, escape room a tema (ingresso su prenotazione)
15:00 salone Federico II – “Andata e Ritorno: dalla mitologia classica al mito di Tolkien”, conferenza a cura di Vittorio Grimaldi
16:00 salone Federico II – “Fenomenologia del Cosplay”, presentazione a cura di Ida Vinella
17:00 18:30 salone Federico II – “Mellon Pursuit” quiz con premiazione a cura delle associazioni MelaEnne e Club del Libro
19:00 salone Federico II – “I Saloni del Fuoco” (replica), reading con canti e danze a cura della compagnia teatrale “Fatti di Sogni”
20:00 salone Federico II – Presentazione del calendario 2016 della Società Tolkieniana Italiana, con Emanuele Manfredi che presenterà il suo testo “Draghi e anelli magici”. Modera Alessandro Stanchi, Consigliere della Società Tolkieniana Italiana.
21:00 Chiusura
Tutta la giornata – Salone Manfredi e Saletta dei Pavoni – Visita libera all’esposizione artistica “Draghi e anelli magici” di Emanuele Manfredi e all’esposizione degli abiti fatti a mano da Veronica Stima e dei diorami della Terra di Mezzo
Ricevo da Giovanna Corradini e con piacere ritrasmetto il comunicato con il resoconto del convegno organizzato dal Comune di Buccheri il 20 agosto su “Cristiani e musulmani nella Sicilia normanna. Quale rapporto?”
Il paradigma violento che in epoca normanna decretò la fine dell’Islam siciliano. Dal medioevo – al centro del convegno del MedFest di Buccheri – un monito per i tempi attuali.
Il convegno di Buccheri sul rapporto tra musulmani e cristiani nella Sicilia normanna si è dimostrato pari alle attese, per l’ampia partecipazione di pubblico e per il tenore molto qualificato della discussione, su una vicenda storica che, per quanto lontana nel tempo, non manca di agganci significativi con l’attualità. Gli studiosi invitati a relazionare, Carlo Ruta, Ferdinando Raffaele e Sebastiano Tusa (Ferdinando Maurici non è potuto essere presente ma la sua relazione sarà presente negli atti), si sono trovati a dipanare una tematica complessa, e la complessità è stata, a tutti gli effetti, il motivo dominante delle loro relazioni.
Entrata nel vivo, dopo il saluto del sindaco Alessandro Caiazzo e dell’assessore alla Cultura Francesco Interlandi, la discussione è stata aperta da Carlo Ruta, saggista e studioso del mondo Mediterraneo, che ha tracciato un quadro dei problemi che sul piano storiografico restano aperti, mettendo in rilievo cinque dati di fatto, storicamente documentati, che collidono con l’immagine di una Sicilia normanna pacifica e interculturale: 1) il graduale e inesorabile impoverimento economico e materiale dell’etnia musulmana nel Regnum; 2) il lento ma continuo arretramento dell’Islam siciliano dalle città e dalle campagne; 3) gli assalti e le stragi subiti dai musulmani di Sicilia in alcuni frangenti particolari, segno di una irriducibile conflittualità di terreno; 4) l’assenza dell’Islam siciliano nelle cronache e nei resoconti di viaggio successivi al XIII secolo, indizio di una dissoluzione etnica già avvenuta; 5) l’assenza, contestuale, di resti materiali che riconducano con certezza ai circa due secoli di storia arabo-islamica nell’isola: indizio di una continuativa opera di dissoluzione e rimozione. Il relatore ha quindi argomentato sui modi in cui progredì il paradigma violento che i dominatori adottarono nei riguardi delle etnie sottomesse e in particolare di quella arabo-berbera: paradigma che, sostenuto a vari livelli dai tre poteri ufficiali dell’epoca, le aristocrazie, gli episcopati e in modo più mimetico la Corona, ha finito per esporre l’etnia arabo-berbera di Sicilia a un destino tragico.
Con silenzioso passo pagano
percorro l’orizzonte cittadino
immemore e avido di luce,
scavalco il tanto atteso messia
fino a riconquistare le origini
di seppelliti saperi a oriente.
Lunga sarà la notte dell’eterno ritorno,
speranze risalgono dalle tenebre.
Antenati senza orologio
andavano a pranzo
osservando
il sole nel cielo.
♦
Dal 21 settembre al 29 settembre ad Apricena si svolgerà la “Settimana della Cultura Medievale”. Una intera settimana di visite guidate, dibattiti, mostre, proiezioni e giornate di studi sul tema della “Valorizzazione del Patrimonio Culturale Medievale”. Il territorio di Apricena con il suo importante Patrimonio Medievale rappresenta il luogo perfetto per discutere, durante la prima edizione, i temi della Tutela e della Valorizzazione Culturale.
I temi trattati durante la settimana saranno i seguenti:
Le Diocesi Medievali dell’Alto tavoliere e del Basso Molise
Abbigliamenti civili ed equipaggiamenti militari al tempo di Federico II
Il Patrimonio Museale Apricenese
La Didattica scolastica: Mediateca Federiciana e Parco Archeologico di Castelpagano
Turismo e Patrimonio Culturale Medievale: i Borghi ed i Castelli del Gargano
Mountainbike e cicloturismo: Castelpagano adventure
Apricena e la Pietra: le Calcare
I temi trattati saranno accompagnati da visite guidate per poter fruire a pieno del Patrimonio Cuturale Medievale del territorio di Apricena.
Le visite guidate vedranno l’approfondimento della conoscenza del nostro territorio. Visiteremo il Castello di Caldoli con il villaggio ipogeico di Valle Scura e la grotta dei graffiti di Campo di Pietra, l’area archeologica di Voltapianezza, il meraviglioso complesso ecclesiastico di Santa Maria di Selva della Rocca e naturalmente Castelpagano.
Visiteremo una antica cava ed una Calcara collocata all’interno dell’antico ciclo di coltivazione della pietra.
Non trascureremo ovviamente il patrimonio medievale urbano con la torre normanno-sveva (detta dell’orologio) ed attraverso la visita della Chiesa Madre (Parrocchia dei SS. Martino e Lucia) rivivremo le fasi evolutive del borgo medievale di Apricena.
A breve sarà disponibile il programma dettagliato delle singole giornate e delle visite guidate.
L’estetica nel pensiero tardo-antico, medievale e umanistico
Convegno del dottorato FITMU
17, 18 e 19 dicembre 2012, Aula dei Consigli dell’Ateneo; Campus di Fisciano (Università di Salerno)
Il Dottorato di Ricerca in «Filosofia, scienze e cultura dell’età tardo-antica, medievale e umanistica» (FiTMU) coordinato dal prof. Giulio d’Onofrio, attivo presso il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale, organizza, nel giorni 17, 18 e 19 dicembre 2012, presso l’Aula dei Consigli dell’Ateneo, il suo secondo convegno di studi, sul tema «L’estetica nel pensiero tardo-antico, medievale e umanistico».
L’iniziativa, organizzata con il patrocinio della Società Italiana per lo Studio del Pensiero medievale (SISPM), e con il contributo del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale, prosegue il ciclo di incontri inaugurati dal convegno organizzato nel 2010 sul tema «Princeps philosophorum, pater philosophiae. Platone nell’Occidente tardo-antico, medievale e umanistico». Il Convegno, cui prendono parte, in qualità di relatori, soltanto i dottorandi, i dottori in ricerca, i membri del Collegio dei docenti e i tutors del Dottorato FiTMU, ma che è aperto al pubblico in tutte le sue sedute e in particolar modo nei momenti di dibattito e confronto che seguiranno tutte le sessioni, prevede trentasei interventi, distribuiti in tre giorni di tre sessioni ciascuno (due mattutine e una pomeridiana).
Gli interventi, coprendo l’intero arco cronologico di interesse del Dottorato, esplorano il tema del bello e del giudizio estetico nella cultura filosofica di età tardo-antica, medievale e umanistica, per illustrarne i presupposti teorici e le declinazioni speculative che, nel corso dei secoli, si sono succedute incarnandosi in diversi e differenti sistemi filosofici. (Fonte della notizia)
Sull’annosa diatriba tra efficiente salutismo estetico e intellettualismo passivo, se sia più nobile e bello rimanere in forma per la guerra, e morire in perfetta salute fisica, o godersi la vita nell’ombra e gozzovigliando andarsene felici e malaticci. Ovvero se l’idealismo, la felicità, il coraggio e l’intelligenza siano sempre incompatibili con l’inestetismo e il non interventismo.
Sacrificar lo ventre alla beltà
è come sputar fin su lo crocifisso
la vita è bella nella sazietà
non per morir nella battaglia d’Isso.
Entrar dentro la bettola coi compari
senza sporcar di schiuma il grugno
è ‘n po’ come girar per lupanari
senza fornir la potta al terzo pugno.
Abili guerrieri, servi e frati in arme
lasciate in terra spada, scudo e lancia.
Per lo martirio siete già in allarme
e non prestate orecchio al suon di pancia?
Per divenir concime il tempo abbonda
non disdegnate tavola e cantine.
Voglio una barba che di vino gronda
e non sentirmi lesto al fosso affine.
Prodi crociati che v’allenate in piazza
non canzonate il lardo che m’adorna.
Meglio morir col cibo e la sollazza
più tòsto d’esser bardo che non torna.
…
dedicato a Mario Monicelli e Vittorio Gassman
Castrum Olibani
(Castello di Olevano)
Nascesti da longobarda pietra
dimora sommitale del signore
torri naturali di roccia tetra
di legni saraceni avvisatore.
Donò il Gisulfo l’antica cètra
alla terrena chiesa il dovuto onore.
Federico ti pose tra le gemme
castro dei Teutonici in Gerusalemme.
Presidiano edera e ginestre
custodi di antiche mura sveve
larghi acuti archi le finestre
cornici di cielo dal sacro piève.
Echi di borgo tra assolate lestre
la lenta fine non ti parve greve.
Ermanno e Manegoldo io canto
Roderio de Rotunda, Ugone e Wilganto.
Estinte cinte di gloriosa rocca
regno di balestrucci e lacerte
medita l’uomo se la storia tocca
il vagar vano tra mète incerte.
Fugace tempo come dardo scocca
silente pietra tra malta inerte.
Luminose gioie dei rovinisti
nel veloce buio dei futuristi.
(foto di Michele Nigro)
"Cancella spesso, se vuoi scrivere cose che siano degne d'essere lette." (Orazio)
la poesia è la fioritura del pensiero - il miosotide non fa ombra alla rosa, ciascuno la sua bellezza
quasi un litblog di Michele Nigro
"Un libro deve essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi"
- Nie wieder Zensur in der Kunst -
Amo leggere, amo camminare e amo fare le due cose insieme (non è così difficile come sembra)
Quaderno di poesia on-line
Riflessioni. Incontri. Contaminazioni.
fantascienza e fantastico nei libri e nei film (ma anche altro)
Letteratura e realtà
L'uomo abita l'ombra delle parole, la giostra dell'ombra delle parole. Un "animale metafisico" lo ha definito Albert Caraco: un ente che dà luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l'ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, è la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l'uomo legge l'universo.
Il blog di Interno Poesia
Iannozzi Giuseppe aka King Lear -scrittore, giornalista, critico letterario - blog ufficiale
Ogni poesia nasce dalla meraviglia...
Appunti e progetti, tra mura e spazi liberi
e in pasto diedi parole e carne
Parole, storie, pensieri, incubi e deliri
Disorientarsi..per Ritrovarsi
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.