A volte certi filmetti all’apparenza grossolani e fantascientificamente ridicoli, come nel caso del lungometraggio dedicato al dinosauro atomico Godzilla del regista giapponese Ishirô Honda (anno 1954), contengono, a ben vedere, messaggi drammatici, attuali e scientificamente plausibili. Questo cult movie non possiede il merito di aver dato vita al cosiddetto ‘cinema dei mostri’: già in passato l’industria cinematografica aveva puntato i riflettori su altri tipi di mostri. Basti pensare al King Kong del 1933, con la sola fondamentale differenza che mentre il ‘gorillone’ di Cooper e Schoedsack è l’esponente di un ecosistema cronologicamente e geograficamente isolato, quindi rappresenta il ‘prodotto naturale’ di un ramo deviato (e dimenticato) dell’evoluzione, il ‘dinosauro atomico’ di Honda è il risultato aberrante dell’azione scellerata dell’uomo sulla natura; la ‘risposta’ geneticamente modificata data all’uomo che ‘gioca’ con gli atomi. Impossibile non collegare la traumatica esperienza nucleare giapponese di Hiroshima e Nagasaki, verso la fine del secondo conflitto mondiale, e le esplosioni nucleari sperimentali di U.S.A. e U.R.S.S. negli anni ’50 e ’60, alla fantasiosa nascita del mostro Godzilla. Il ‘mostro‘ è la stupefacente rappresentazione materiale, terribile, ‘esteriorizzata’ e a volte profetizzata, della superbia umana. Si ha paura del mostro e si combatte il mostro, ma in realtà abbiamo paura della nostra mostruosità e combattiamo i nostri errori. La fantascienza e il cinema a essa collegato, anche se nel caso di Godzilla sarebbe intellettualmente onesto parlare di science fantasye non di science fiction vera e propria, ci aiutano a riflettere sulle future conseguenze di uno scientismo tecnologico senza limiti che agisce nel presente, il nostro presente: si ‘gioca’ con il futuribile per criticare l’oggi, per analizzare le scelte socio-politiche e scientifiche attuali. Il personaggio di Godzilla nasce per ‘denunciare’, anche se non direttamente ma in maniera abbastanza evidente, l’inconsulta sperimentazione nucleare del secondo dopoguerra da parte delle superpotenze; ed è un essere mostruoso che alla fine ritorna sulla terra ferma per presentare un conto salato al suo inconsapevole creatore: l’uomo tecnologico.
Ora il popolo giapponese e il governo dell’imperatore Akihito sono costretti a rivolgere l’implicita critica contenuta nella storia fantastica di Godzilla anche verso se stessi: è vero che l’incidente nucleare alla centrale di Fukushima è una conseguenza del terremoto e dello tsunami, ma la vicenda drammatica di questi giorni ci obbliga, e obbliga il Giappone, a una ulteriore seria riflessione sull’utilizzo dell’energia nucleare.
"Poesie minori Pensieri minimi"
sottotitolo: "materiali di risulta"
raccolta di Michele Nigro
(edizioni nugae 2.0 - 2018)
LEGGILA GRATIS, ORA!
FREE DOWNLOAD!
(per leggere e/o scaricare il PDF pronto per la stampa: cliccare sull'immagine di copertina)
...
Dimensioni formato PDF: 12,7×20,32cm – 5”×8”
ATTENZIONE: i formati MOBI-KINDLE, EPUB, AZW3, LIT,
utili per i fruitori di ebook reader, potranno essere richiesti
via e-mail direttamente all'Autore:
mikevelox@alice.it
"CALL CENTER - reloaded"
racconto social fantasy
di Michele Nigro
su STREETLIB STORES
(per l'acquisto cliccare sull'immagine)
DISCLAIMER
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Il curatore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all'interno del blog stesso, forniti come semplice servizio agli utenti della rete. Il fatto che il blog fornisca questi collegamenti non implica l'approvazione dei siti stessi, sulla cui qualità, contenuti e grafica è declinata ogni responsabilità. Il curatore del sito non ha alcuna responsabilità per le segnalazioni riportate nei commenti e per i loro contenuti. Ciascun commento inserito vincola l'autore dello stesso ad ogni eventuale responsabilità civile e penale. Le immagini pubblicate sono state trovate sul web e giudicate di pubblico dominio. Chiunque, potendo vantare diritti su di esse, volesse chiederne la rimozione può scrivere all'indirizzo di posta elettronica del curatore: mikevelox@alice.it
L'uomo abita l'ombra delle parole, la giostra dell'ombra delle parole. Un "animale metafisico" lo ha definito Albert Caraco: un ente che dà luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l'ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, è la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l'uomo legge l'universo.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.