È in distribuzione l’antologia di poeti contemporanei intitolata “Archetipi poetici” (AA.VV.), ideata e curata dal poeta e saggista Francesco Innella. Presente con alcuni miei componimenti, sono in compagnia dei poeti: Andreina Pilia, Vittorio Orlando, Davide Morelli, Elio Parisi, Simona Giorgi, Pier Colonna, Giuliana Campisi, Fabio Paolucci, Pasquale Ferdinando Giuliani Mazzei, e lo stesso Francesco Innella.
Nella sua dotta e interessante Prefazione, la prof.ssa Silvia Siniscalchi, ricercatrice presso l’Università degli Studi di Salerno, entrando nel merito dei singoli autori intervenuti, scrive in riferimento alle mie poesie: <<… Con i successivi componimenti di Michele Nigro, il registro poetico cambia radicalmente: incentrati sulla vuotezza di una società fagocitata dal superfluo, i suoi versi parlano di problematiche e contraddizioni della contemporaneità. Nell’assurdità di un’esistenza prona al sistema consumistico il conflitto tra natura e cultura è descritto al suo estremo confine: il ‘sonno’ dell’uomo contemporaneo, tra le illusioni di spazi alienati e l’odio verso il tempo, troverà infine compimento sui “marciapiedi della storia”…>>
Buona lettura!
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(quarta di copertina)
<<… Ebbene questa raccolta, contraddistinta ora dalla libertà del verso, ora dalla crudezza o dal lirismo intimo dei contenuti, ora da atmosfere impalpabili, simili alle rarefazioni sonore di certa musica contemporanea, è certamente la manifestazione di una poesia che mira a esprimere sé stessa senza fini ulteriori né pretese intellettualistiche. Gli autori che la costituiscono sono liberi interpreti di una contemporaneità intrisa di solitudine, precarietà e spaesamento, oppressa dalla “insostenibile leggerezza dell’essere”, dai vuoti bagliori di una società “liquida”, alienata, bisognosa di ritrovare sé stessa, divisa tra il ripiegamento interiore e la volontà di lottare. Da qui, attraverso la poesia, il tentativo di stabilire legami profondi e ‘ontologici’ con oggetti, luoghi, climi e paesaggi ‘crepuscolari’, oppure di denunciare con forza le incongruenze distruttive e insensate della contemporaneità, tra polimetrie e isoritmie, ritmemi, suoni e immagini ricorrenti…>> (dalla Prefazione)
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