Quel vostro club privè
dopolavoro per manovali
vogliosi, poco spirituali
tantra occidentale,
con l’ingresso, lembi di un’inguaribile
ferita
a volte nascosto
da fitta vegetazione capigliata
altre ancora glabro come un glande
che accoglie tra
pioggia calma che bagna
senza giungere da nubi
il sentiero reso facile
al viandante eretto
ma non eretico.
Un ariete di carne e sangue
per sfondare porte
aperte, umide di
desiderio lasciato libero,
ed entrare nella
calda stanza
di una finta immortalità.
Al termine
di movenze mai spiegate
bianchi muezzin
dall’alto di minareti a tempo
annunceranno il segreto
della vita umana in questo mondo.
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