Archivio per teatro

“Versi sciolti” e “Uomini omologati”

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 26 febbraio 2018 by Michele Nigro

Altre due “puntate” (qui e qui e ovviamente su Ebook Italia qui e qui) dell’intervista di Anna Maria Di Pietro al sottoscritto, pubblicata da Sara Lettrice su Instagram (i_libri_salvano)… Buona lettura!

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“Ferdinando” di Annibale Ruccello, Teatro delle Arti di Salerno

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , on 17 gennaio 2017 by Michele Nigro

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“Ferdinando” di Annibale Ruccello al Teatro delle Arti di Salerno.

Una storia intrigante con un finale sorprendente per continuare a dipingere i mille colori di Napoli. Per la regia di Gaetano Stella e la direzione scenotecnica di Salvatore Acconciagioco della Bottega San Lazzaro, andrà in scena venerdì 20 gennaio alle 21.00, al Teatro delle Arti di Salerno, “Ferdinando” di Annibale Ruccello. Composta nel 1985, la commedia fu portata da Stella per la prima volta sul palcoscenico nel dicembre ’92. “Solo allora mi sentii pronto” – confida il regista e attore salernitano. E infatti, il 12 settembre 1986, Gaetano Stella e la moglie Elena erano in compagnia della moglie del produttore Stefano Tosi, quando quest’ultima ricevette la telefonata che l’avvertiva che il marito, insieme con Annibale Ruccello, avevano perso la vita in un incidente stradale, mentre da Roma stavano raggiungendo il Teatro Massimo di Benevento. “Il mio ricordo – continua Stella – non può prescindere dall’aver assistito a quella telefonata”. Trascorsero sei anni, prima che, insieme con la compagnia Mascheranova di Pontecagnano, la ormai celebre messinscena di Ruccello venisse rappresentata a Salerno. “Per l’occasione – dice Stella – volli che recitassero Giulia Palumbo nei panni di Donna Clotilde e Chiara Garofalo in quelli di Gesualdina. Due ottime attrici che ho richiamato sul palco per questa edizione 2017. Dopo venticinque anni riparto da lì, ma con una maturità diversa”. Nei panni di Don Catello il bravo e collaudato Marco Villani, mentre in quelli di Ferdinando ci sarà il giovane Gennaro Della Rocca, prodotto dell’Accademia dello Spettacolo di Baronissi. “La modernità di questo spettacolo, nel bene e nel male, sarà talmente evidente da suscitare stupore – concordano Serena Stella e Alessandro Caiazza, rispettivamente direttore artistico e organizzativo di TeatroNovanta. Sembrerà uno spettacolo scritto, non nel 1985, ma nel 2020, considerata l’attualità dei temi che affronta”. “Ferdinando” rientra nella rassegna “Napul’ è Mille Culure” firmata da TeatroNovanta. Quattro appuntamenti più uno in regalo, “Da Shakespeare a Pirandello”, il 14 febbraio con protagonista Giorgio Pasotti.

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Il teatro “da camera” di Annibale Ruccello

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 1 novembre 2016 by Michele Nigro

Convegno di studi (7/8 novembreNapoli, Castellammare di Stabia). Un appuntamento per gli appassionati e gli studiosi di Annibale Ruccello, promosso dall’Università Federico II in collaborazione con il Comune di Castellammare di Stabia e lo Stabia Teatro Festival – Premio Annibale Ruccello.

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40° anniversario della scomparsa di Alfonso Gatto

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 5 marzo 2016 by Michele Nigro

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(FONTE: Fondazione Alfonso Gatto)

XV Giornata Mondiale della Poesia. William Shakespeare, 400 anni dalla scomparsa

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , on 24 febbraio 2016 by Michele Nigro

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XV Giornata Mondiale della Poesia

William Shakespeare, 400 anni dalla scomparsa

La magia di essere umani

 

Protagonisti, fra gli altri, Davide Rondoni, Roberto Mussapi, Isabella Panfido, Alessandro Serpieri, Paolo Valesio, Majo Danilovic e Paolo Lagazzi

 

Sabato 19 marzo 2016 a Verona,

Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico

La XV edizione della Giornata Mondiale della Poesia sarà dedicata a William Shakespeare, in occasione dei 400 anni dalla sua scomparsa; evento promosso e organizzato dall’ACCADEMIA MONDIALE DELLA POESIA www.accademiamondialepoesia.com

Alla XV edizione della Giornata Mondiale della Poesia saranno presenti personalità del mondo poetico e culturale italiano quali Davide Rondoni, poeta, Roberto Mussapi, poeta, Isabella Panfido, giornalista e traduttrice, Alessandro Serpieri, traduttore e saggista, Paolo Valesio, direttore Italian Poetry Review, Majo Danilovic, poeta serbo, Paolo Lagazzi, critico letterario. Seguirà uno spettacolo tratto da La Tempesta di Shakespeare con la partecipazione di attori diplomati alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, dei musicisti Andrea Ceccomori e Michele Fabrizi e dei danzatori Christian Cucco e Alice Carrino della Compagnia Susanna Beltrami.

PROGRAMMA:

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HOBBITON XXII – I REGNI DEL SUD

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 31 agosto 2015 by Michele Nigro

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PROGRAMMA PRINCIPALE “HOBBITON XXII – I REGNI DEL SUD”

Castello di Trani

SABATO 12 SETTEMBRE

9:30 Apertura al pubblico
10:00 salone Federico II – Presentazione della “Hobbiton XXII – I Regni del Sud” con il presidente della Società Tolkieniana Italiana Domenico Dimichino, l’organizzatrice e giornalista Ida Vinella, il presidente del Cda di Nova Apulia scarl Tommaso Morciano, l’artista Emanuele Manfredi, autorità istituzionali
11:00 salone Federico II – Lezione di lingua elfica a cura di Gianluca Comastri
12:00 salone Federico II – Conferenza “Mythos Larp, gli Antichi miti da vivere nel gioco”, presentazione con Gilbert Gallo e Giovanni Tortora della nuova trasposizione del Gioco di Ruolo da Tavolo, tradotto nel mondo in 7 lingue, in un gioco di Ruolo dal Vivo tutto made in Puglia
11:00 – 13:00 cortile d’ingresso – Trucchi a tema fantasy per bambini a cura della compagnia teatrale “Fatti di Sogni”
PAUSA
16:00 salone Federico II – Cosplay Challenge, gara aperta a tutti I cosplayer con premiazione finale
18:00 salone Federico II – “Immaginare il fantasy”, conferenza con Loredana La Puma (autrice della Saga dell’Averon), Daniele Milano (autore di “Il leone e la terra ribelle”), Federica Roppo e Giovanni Tricase (vincitori del concorso letterario Zak Elliot). Modera Vincenzo Membola, redattore TraniViva
18:30 esterno castello – Sfilata in cosplay “Il Signore degli Anelli vs. Trono di Spade”
20:00 salone Federico II – “Melodie dalla Terra di Mezzo” intermezzo musicale per voce e chitarra a cura del gruppo TerraDiMezzo. Presenta Michele Chiego.
21:15 salone Federico II – “I Saloni del Fuoco”, reading con canti e danze a cura della compagnia teatrale “Fatti di Sogni”
23:00 Chiusura
Tutta la giornata – Salone Manfredi e Saletta dei Pavoni – Visita libera all’esposizione artistica “Draghi e anelli magici” di Emanuele Manfredi e all’esposizione degli abiti fatti a mano da Veronica Stima e dei diorami della Terra di Mezzo

DOMENICA 13 SETTEMBRE

9:30 Apertura al pubblico
10:00 salone Federico II – Conferenza “Larp come gioco di Identità Ideali”, con presentazione della ricerca accademica in ambito Psicologico presentata dalla prof.ssa Luciana Picucci e dal Dott. Giovanni Tortora
10.45 salone Federico II – Lezione di lingua elfica a cura di Gianluca Comastri
11:30 salone Federico II – “Il magico mondo di Tolkien: mitologie e ispirazioni a confronto”, dibattito con Manlio Triggiani (giornalista), Gianfranco De Turris (giornalista), Luigi Pruneti (scrittore), Donato Altomare (scrittore). Modera Michele De Feudis.
11:00 cortile d’ingresso – Trucchi a tema fantasy per bambini a cura della compagnia teatrale “Fatti di Sogni”
11:00 torre maestra – “Fuggite, sciocchi!”, escape room a tema (ingresso su prenotazione)
PAUSA
15:00 torre maestra – “Fuggite, sciocchi!”, escape room a tema (ingresso su prenotazione)
15:00 salone Federico II – “Andata e Ritorno: dalla mitologia classica al mito di Tolkien”, conferenza a cura di Vittorio Grimaldi
16:00 salone Federico II – “Fenomenologia del Cosplay”, presentazione a cura di Ida Vinella
17:00 18:30 salone Federico II – “Mellon Pursuit” quiz con premiazione a cura delle associazioni MelaEnne e Club del Libro
19:00 salone Federico II – “I Saloni del Fuoco” (replica), reading con canti e danze a cura della compagnia teatrale “Fatti di Sogni”
20:00 salone Federico II – Presentazione del calendario 2016 della Società Tolkieniana Italiana, con Emanuele Manfredi che presenterà il suo testo “Draghi e anelli magici”. Modera Alessandro Stanchi, Consigliere della Società Tolkieniana Italiana.
21:00 Chiusura
Tutta la giornata – Salone Manfredi e Saletta dei Pavoni – Visita libera all’esposizione artistica “Draghi e anelli magici” di Emanuele Manfredi e all’esposizione degli abiti fatti a mano da Veronica Stima e dei diorami della Terra di Mezzo

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Velia Teatro 2015

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 4 agosto 2015 by Michele Nigro

Velia Teatro

Rassegna sull’espressione tragica e comica del teatro antico

XVIII edizione

programma

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A prophecy

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 29 giugno 2015 by Michele Nigro

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Diverranno leggenda

al calare dell’impero energetico

i dispacci radiofonici sugli esodi volontari

e i rientri in fila dai non luoghi.

Barzellette intorno al fuoco

racconteranno estinti stili di vita,

scene di panico tramandate come classici

per rallegrare le notti dell’uomo nuovo.

XII Edizione del Concorso Letterario Anselmo Spiga

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 6 Maggio 2015 by Michele Nigro

L’Associazione di Solidarietà Libera la Farfalla ONLUS e l’Associazione Nazionale Teatro Autonomo Sardo A.N.T.A.S organizzano la

XII Edizione del Concorso Letterario
Anselmo Spiga


Scadenza 20 Giugno 2015

Il Concorso è gratuito e aperto a tutti.

Sono ammesse al Concorso le opere redatte in una qualsiasi variante della lingua sarda, nelle altre lingue parlate in Sardegna e le opere in italiano.

Tutte le informazioni

www.liberalafarfalla.org
https://www.facebook.com/PremioLetterarioAnselmoSpiga

REGOLAMENTO DEL CONCORSO:

Regolamento 2015

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Roberto Benigni legge “Nigricante”

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 17 dicembre 2014 by Michele Nigro

Benigni legge Nigricante

Pièce

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 1 novembre 2014 by Michele Nigro

palcoscenico

Ho studiato la scena,

mi fermo sul palco

un attimo prima del ridicolo.

“Le Vite degli Altri” e la poetica dell’ascolto

Posted in nigrologia with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 15 ottobre 2014 by Michele Nigro

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dedicato a chi sa ascoltare

Ascoltare significa rischiare di aprirsi al cambiamento, dare una possibilità all’evoluzione interiore. Quando parliamo, ponendo domande come nel corso di un interrogatorio, affolliamo i nostri canali comunicativi con quesiti che nella maggior parte dei casi contengono già la risposta che desideriamo sentire. Mettersi in ascolto, invece, equivale a essere nudi, in silenzio, davanti all’ignoto che è un sorprendente maestro di nuove saggezze. Ed è proprio quello che accade nel film “Le Vite degli Altri” (Das Leben der Anderen), diretto da Florian Henckel von Donnersmarck, all’integerrimo e meticoloso capitano della Stasi, Gerd Wiesler, incaricato di spiare l’intellettuale e scrittore teatrale Georg Dreyman nella Berlino Est di un non casuale anno 1984, pochi anni prima della caduta del famigerato muro che riunì le due Germanie: troppo gustoso e sfacciato per non evidenziarlo è il riferimento al “1984” di Orwell, anch’esso caratterizzato da una storia d’amore controllata e ostacolata da un potere opprimente. Il capitano Wiesler è abituato a trattare con persone abili a mentire per paura: mentre spia Dreyman egli sa di ascoltare solo la verità; gli spiati non recitano, sono loro stessi, sono veri, e questo rappresenta un’autentica lezione di vita per chi sta all’altra estremità del filo.

Quella a cui assistiamo è la storia di una conversione laica resa possibile paradossalmente grazie a una serie di odiosi strumenti ideati dal regime proprio per prevenire (e all’occorrenza reprimere) qualsiasi tipo di conversione, di cambiamento nell’equilibrio malsano di una dittatura totalitaria che non rispetta l’individualità della natura umana. Due sono le parole chiave – “ascolto” e “scrittura” – che accompagnano questa sorprendente evoluzione, sintetizzata nei tempi cinematografici al punto tale da apparire addirittura inverosimile (una perplessità sottolineata indirettamente dal ministro Hempf quando afferma: <<Purtroppo le persone non cambiano così facilmente. Succede solo nelle commedie>>. Una convinzione presto smentita). lvda1Prima della scrittura del rapporto (o della non scrittura, della omissione come atto di protezione, del non detto che dice e anzi in alcuni momenti urla coprendo lo spazio vuoto lasciato intorno a se) vi è una fase di silenzio che permette di realizzare il vero ascolto: un ascolto così penetrante nell’intimità dell’altro, da esserne penetrati. Inconsapevolmente o forse no: spesso il desiderio di ascolto è desiderio di una verità che non riusciamo a materializzare; c’è bisogno di una voce esterna, di un “nemico” che ci dica chi siamo e di cosa abbiamo bisogno. Si parte dal voler conoscere tutto del nemico e si finisce per conoscere se stessi. Un nemico ufficialmente da spiare, controllare, di cui diffidare, bloccare se necessario in nome dell’ideologia che personalizza e nutre i suoi adepti; un nemico che lentamente “inquina” le nostre convinzioni, ci porta dalla sua parte, ci fa vedere un altro panorama di cui avevamo solo un vago sospetto. Un panorama che alla fine piace, al punto tale da difenderlo. Il “nemico del socialismo” diventa l’alleato prezioso dell’individualismo; del proprio, che era stato dimenticato negli scantinati del dovere. Un senso del dovere messo in crisi dalla consapevolezza che la “fede” nel socialismo è stata in realtà sfruttata per proteggere gli affari privati dei soliti burocrati.

vite_12Si ripercorrono gli spazi casalinghi e i dialoghi degli altri per imparare a vivere, per capire attraverso l’esperienza dell’altro quale potrebbe essere l’alternativa: si impara a “vedere” tramite l’ascolto, come fanno i ciechi che compensano il senso mancante con gli altri funzionanti; il capitano Wiesler è allenato ad essere sensibile alla vita, ai suoi segni, anche quelli insignificanti, ai messaggi che lascia tutt’intorno. Lo deve essere per difendere la patria. Il desiderio di imparare spinge colui che avverte il vuoto a sfiorare le vite altrui, quasi come a cercare una possibile osmosi. Senza copiare (o forse anche copiando, solo per un po’ all’inizio, giusto per cominciare a camminare) ma aprendo porte personali su vite embrionali tenute in serbo per momenti migliori. Dopo l’ascolto si cede alla tentazione di toccare con mano, di visitare i luoghi vissuti dagli altri, per farli finalmente propri, per assaporarne gli odori. Il libro di poesie di Brecht rubato dalla casa spiata costituisce la prova di quella penetrazione, è lo “scalpo” conquistato sul campo di battaglia con cui si pensa di controllare, conoscere e quindi possedere il nemico, ma è un gesto che contiene già una forma di curiosità che si trasformerà in complicità. Come bambini ignoranti e ingordi ci si stupisce dinanzi all’amore, alla sessualità, al dramma, alla disperazione, alla gioia, all’amicizia, alle passioni, persino alla musica e alle letture… degli altri. E in un certo modo si partecipa a tutto questo, imparando. Sperando di poter riprodurre un giorno quelle stesse condizioni esistenziali anche nella propria vita ordinata, asettica, vuota, programmata dallo Stato: persino le prostitute – patetico surrogato del sesso appassionato fatto dai due amanti spiati – sono fornite ai funzionari dall’amata DDR che provvede a tutto.le-vite-degli-altri_grande

Ed è quello che fa il poeta: sta in piedi in mezzo al mondo, che a volte lo ignora, e ascolta. Ascolta per scrivere, prende appunti per “spiare”, per vivere migliaia di vite non sue attraverso il potere “archiviante” della parola (o per riviversi e ruminare, nel caso non infrequente in cui scriva di se e della sua esistenza). Si preparano “conserve di parole” per i periodi di magra, per l’inverno, quando la vita risponde in ritardo a domande poste molti anni prima. Dal freddo verbale per la Stasi ai versi di una poesia; dagli archivi nati per “motivi di sicurezza” agli archivi poetici: l’ascolto d’ufficio diventa esercizio per l’anima. La soffitta, dove viene allestito il centro d’ascolto della Stasi, forse rappresenta il “luogo interiore” da cui viene bandito il Super-io freudiano: vi è in ognuno di noi un angolo in cui il coinvolgimento emotivo prevale sulle sovrastrutture culturali (ideologia politica, religione, famiglia…). In questa partita tra spiati e spie, tutti hanno bisogno di prendere una posizione: non si può restare neutrali a lungo; le risposte da dare a se stessi e agli altri lo esigono e il “no” auspicato da Ernst Jünger nel suo “Trattato del ribelle” diventa reale. Anche se ognuno dice no come meglio può, in base alle proprie possibilità e partendo dal proprio punto di vista.

Ma non tutti sono predisposti al cambiamento; non a tutti è dedicata “La Sonata dell’uomo buono” (Die Sonate vom guten Menschen), anche se Dreyman si chiede, forse ingenuamente: <<Come fa, chi ha ascoltato questa musica,… a rimanere cattivo?>>. Alcuni agenti della Stasi, come si vede nel film, arrivano in ritardo, appuntano lo stretto necessario sul foglio bianco che attende particolari scottanti stando all’erta sulla macchina da scrivere o si addormentano durante il turno mentre ascoltano quello che sono costretti ad ascoltare perché fa solo parte del loro noioso lavoro di routine. Stanno bene così, attendono la fine del turno di lavoro come attendono la fine della vita, non hanno bisogno di imparare nulla dalle vite degli altri, si accontentano dell’informazione preconfezionata dallo Stato, non si pongono domande e “rimangono cattivi”. E soprattutto non desiderano.

questo post in pdf: “Le Vite degli Altri” e la poetica dell’ascolto

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