Storia di un dialogo
Un breve stralcio di una mia intervista al Rav Alberto Funaro della comunità ebraica romana sul dialogo tra ebrei e cristiani, risalente a qualche anno fa e pubblicata sul n.10 della rivista “Nugae”…
(nella foto: Papa Benedetto XVI e il Rabbino Riccardo Di Segni)
<<…La letteratura e la poesia possono influire sul dialogo tra cristiani ed ebrei? Quale lettura consiglierebbe a chi non è ebreo per avvicinarlo al mondo ebraico…?
A costo di essere banale, direi la Bibbia… Perché la Bibbia non la si conosce: il libro dei Salmi, il libro dell’Ecclesiaste, il libro dei Proverbi… La conoscenza della Bibbia, purtroppo, è relegata a certi ambienti ed anche nelle scuole si dà poco spazio alla Bibbia come “libro”… E’ molto sottovalutato il potenziale poetico della Bibbia… La Torah, che è una parte della Bibbia, per gli ebrei è la vita! Perché è anche vita pratica e insegna come ci si relaziona con gli altri. Prima di qualsiasi altra opera letteraria direi che la Bibbia dovrebbe trovare il giusto spazio tra le nostre letture. Un altro esempio contenuto nella Bibbia è il Cantico dei cantici che oltre a rappresentare una delle pagine più belle riguardanti il rapporto tra uomo e donna, allegoricamente rappresenta in maniera originale il rapporto tra Dio ed il popolo ebraico, vissuto come un rapporto amoroso! Vi sono numerosi aspetti letterari e poetici nella Bibbia che, se approfonditi, possono sicuramente aiutare il dialogo.
Io non sono pessimista per ciò che riguarda il dialogo perché se pensiamo alla condizione quasi medioevale antecedente alla Dichiarazione “Nostra Aetate”, credo che abbiamo fatto grandi passi in avanti! Si svolgono, con cadenza semestrale o annuale, degli incontri tra autorità rabbiniche d’Israele e rappresentanti del Vaticano, fino a qualche anno fa impensabili!…>>
(tratto dall’intervista al Rabbino di Roma, Maestro Alberto Funaro)
(Rav Alberto Funaro)
31 luglio 2021 a 08:25
L’ha ripubblicato su Pomeriggi perduti.
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