La casa degli orologi fermi
Bloccato è il tempo
su una miriade
di lancette immobili,
sui pollai marci e senza vita
nei giardini dimenticati,
sui ventri panciuti di vecchi pettegoli
seduti ai lati della strada appia
e in attesa di morire,
sui cancelli arrugginiti
che portano a terre spente
ignorate dai giovani,
sulle tegole sbiadite dal sole
lì dove non t’arrampichi più
cardellino anchilosato dagli anni,
sui muri fradici
ricoperti di muschio indisturbato.
E sulla collezione di sveglie che non svegliano
disseminate ai quattro angoli domestici,
testimoni di un’altra dimensione
silenziose macchine
ferme su orari bizzarri
a cui non dai corda
per mancanza di fretta.
Un senso di serena libertà temporale
risale dal ticchettio assente
nelle stanze congelate dai ricordi
e pronte per l’eternità.
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