C’è solo la strada
per stare lontani dalla strada,
i bambini vanno a scuola e in palestra
per stare lontani dalla strada,
gli adulti vanno a lavorare in cubi di cemento
per stare lontani dalla strada,
gli anziani vanno al circolo
per stare lontani dalla strada e dalle mogli,
i morti vanno seppelliti in profondità nella terra
perché secondo la legge
devono stare lontani dalla strada,
incompresa e unica maestra di vita
tenuta a distanza da istinti civili.
Le anime dal cielo guardano in ritardo le strade
come vene mancate di un mondo sfiorato
in cui scorre testarda l’esistenza non scritta.
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(immagine: “C’è solo la strada” quadro di Bruno Ben Pozzi)
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This entry was posted on 31 marzo 2016 at 13:07 and is filed under nigrologia with tags cambiamento, casa, consapevolezza, controcultura, controllo, cultura, esistenza, esperienza, evoluzione, immaginario collettivo, immobilismo, liberazione, libertà, morte, movimento, poesia, popolo, psicologia, ricerca, rivoluzione, sistema, società, strada, tempo, umanità, usi e costumi, viaggio, vita, vita sociale, web poetry. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Una Risposta to “C’è solo la strada”
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14 marzo 2020 a 16:21
L’ha ripubblicato su Pomeriggi perdutie ha commentato:
Per ora dobbiamo astenerci dalla strada, ma tornerà il suo valore nelle nostre vite…
(Poesia contenuta nella raccolta “Pomeriggi perduti”)
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