
Di tutte le passanti
accompagnate verso l’uscita
da gocce bianche di piacere
depositate in vigliacchi oblii
mi resta l’umana impronta
unica, irripetibile, romantica
nell’argilla storica della solitudine.
All’orizzonte, fedele
la morte attende il respiro eccitato
e i sorrisi illusi sulla scena presente,
si finge distratta da momenti di gloria
dall’eco amorosa
di un’apparente eternità.
♦
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This entry was posted on 20 Maggio 2015 at 22:58 and is filed under nigrologia with tags amore, attimo, cambiamento, donna, emozione, eros, erotico, esistenza, evoluzione, gloria, illusione, immortalità, libertà, memoria, morte, passaggio, passato, poesia, realtà, ricerca, ricordi, ripetitività, romanticismo, romantico, sentimento, sesso, sessualità, solitudine, storia, tempo, umanità, vita, web poetry. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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24 marzo 2022 a 22:26
L’ha ripubblicato su Pomeriggi perdutie ha commentato:
“… la morte attende il respiro eccitato
e i sorrisi illusi sulla scena presente,
si finge distratta da momenti di gloria…”
(tratta da “Nessuno nasce pulito”, 2016)
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4 giugno 2017 a 16:04
[…] Come ho scritto anni fa in una mia poesia intitolata Eros e Thanatos: […]
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