La bicicletta
Sotto il sole cocente del sud
mentre l’acqua bolle nella borraccia,
il costante frullare della catena
mi porta verso orizzonti
non contemplati dalla comodità
delle macchine veloci.
Paesaggi tutti miei
che con la sola forza delle gambe
per sempre conquisto.
Immensi campi di grano dorato,
animali intenti a pascolare,
fontane di acqua fresca in piccoli paesini
e un vecchietto stanco che mi guarda
ripensando alle obbligate salite in bicicletta
della sua lontana gioventù.
Il sudore abbandona il mio corpo
trascinato via dal vento della corsa:
la meta si avvicina piano, piano, piano…
Tutto il mondo mi appare sotto una nuova luce:
il concetto della dimensione di noi umani
sulla terra
lo spazio tra le cose, tra le città
il tempo
che la tecnologia ha accorciato
riacquistano una forma naturale.
La vita non dura più di una pedalata
in confronto all’infinito:
eppure sento ancora tra le strade di campagna
la piccola gloria privata
del mio lento arrivo.
♦
LETTURA CONSIGLIATA: “Il bello della bicicletta” di Marc Augé
Rispondi